Anziani, botta e risposta tra Cisl e Maiolo

Chianese (Pensionati): «Assistenza insufficiente» Ma l’assessore replica: «Le signore erano seguite e avevano rifiutato il ricovero in casa di riposo»

Da una parte i pensionati della Cisl che, per bocca del segretario lombardo Arnaldo Chianese, attaccano: «Il Comune si riempie la bocca di numeri». Dall’altra, l’assessore ai Servizi sociali Tiziana Maiolo che replica: «Il sindacalista Chianese parla ma non sa niente. Sarebbe meglio che prima di parlare si informasse». Botta e risposta il giorno dopo l’incidente che ha causato la morte di due anziane in una casa popolare a Turro, e su cui ancora ieri si sono scatenate delle polemiche. «Se in un anno decine di pensionati sono stai trovati morti in casa, significa che non c'è stata un'assistenza efficiente e efficace», sostiene Chianese, prendendosela con l’assessore Maiolo che ha ribadito l’impegno di Palazzo Marino a favore della terza età. «La verità - afferma però il sindacalista - è che solo una minima parte dei 135mila over 75 milanesi riceve un’assistenza adeguata».
Ma l’assessore replica punto per punto: «Chi gli ha detto - puntualizza - che “in un anno decine di pensionati sono stati trovati morti in casa”? Il sindacalista vuole per favore citarmi nomi cognomi e data dei decessi? Sarebbe meglio che, prima di parlare, si informasse. In questo caso saprebbe che le signore Scuratti, morte nel tragico incendio di lunedì, erano seguite dal Comune con un’assistente sociale e il pasto caldo a domicilio. Saprebbe anche, se si informasse, che le signore avevano rifiutato, come è loro diritto, il ricovero in una Casa di riposo e che era quindi loro stata trovata una badante a domicilio».
La Maiolo, ha sostenuto Arnaldo Chianese, «continua a sviare i problemi proponendo “cose stranè e non tiene conto dei bisogni primari degli anziani”». E l’assessore comunale ha ribattuto: «Prima di riempirsi la bocca di lividi insulti da invidiosetto, ci dica il sindacalista Chianese, che cosa si sarebbe dovuto fare di più. E si informi, come è suo dovere, sui tanti servizi dell'Assessorato alle Politiche sociali, invece di trarre le informazioni dalla pubblicistica di sinistra (a proposito, dove ha preso il numero dei 175mila anziani milanesi? Lo ha inventato?).

Infine, cerchi di rispettare di più i tanti lavoratori e lavoratrici del settore pubblico e privato che ogni giorno, con abnegazione e professionalità, assistono la popolazione anziana di Milano. Non meritano certo un sindacalista come lui. Infatti non lo seguono, come dimostra l'esiguità degli iscritti al suo sindacato».

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