Un pensionato ha segregato in casa, violentato ripetutamente con pratiche sadomaso e costretto a prostituirsi una 30enne originaria del Mozambico, comprandola alla sua famiglia a cui inviava 100 euro al mese. Dopo otto mesi di violenze, la donna è riuscita a fuggire con laiuto di due vicine e a denunciarlo. Luomo, 57 anni, è stato fermato con le accuse di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e induzione alla prostituzione.
Da tempo luomo trascorreva dei lunghi periodi in Mozambico, dove un tempo vivevano i genitori, essendo nullafacente e avendo ancora in Africa dei parenti. Dopo aver conosciuto la trentenne, si è presentato agli zii della donna, con cui lei viveva dopo aver perso i genitori. Ne ha conquistato la fiducia, proponendosi per dei lavoretti in casa, facendo la spesa e facendo loro dei regali. Quando è stata ora di tornare a Milano, ha preso accordi con loro per portare la donna in Italia, dicendo che lavrebbe sposata. Le cose però sono rapidamente degenerate. E in unoccasione il pensionato sarebbe arrivato a vendere la donna a un amico per un rapporto a tre.
Non la teneva chiusa in casa, questo no, ma la soggiogava con la paura, intimandole di non toccare le sue cose, di non lavare nulla, di non far da mangiare. Doveva solo essere disponibile a subire i rapporti sessuali e ai suoi rifiuti, la picchiava. Infine lha portata in giro a vedere donne nigeriane che si prostituivano per strada, dicendole che ben presto avrebbe dovuto fare la stessa cosa.
Ora il pensionato, Agostino A., è in custodia cautelare.
Secondo il gip, Mariolina Panasiti, lindagato si spinge «a forme di controllo totale, di asservimento assoluto ai suoi voleri, che prevalentemente paiono esprimersi unicamente in un non controllato rapporto con le proprie pulsioni sessuali», al punto daver realizzato «il sostanziale acquisto della parte offesa dai parenti africani», rivendicandone una «condizione di possesso».
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