Egregio signor Direttore,
il Giornale non è bene informato. Non è vero che io abbia acquistato due appartamenti per le mie due figliole. È vero che mia figlia Maura ha acquistato l'appartamento nel quale abita con suo figlio da 26 anni: prima vi pagava l'affitto (1.300.000 lire al mese per 110 metri quadrati), poi, quando il palazzo in cui abita è stato obbligatoriamente messo in vendita per la legge 410 del 2001, lei ha usufruito del diritto di prelazione previsto dalla legge medesima sulle «cartolarizzazioni degli Immobili Pubblici» e l'ha acquistato su «mandato collettivo per l'acquisto di unità immobiliari ad uso residenziale non di lusso» con gli altri 89 coinquilini.
Il secondo appartamento, di cui scrive il «Giornale», non è affatto di mia figlia Anna, la quale abita con suo marito in un appartamentino da loro acquistato più di venti anni fa, ma è di mia moglie e mio.
Cordialmente.
Armando Cossutta
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