Appello ai milanesi: "Magliette e bermuda per aiutare i clochard"

I City Angels hanno già soccorso una decina di senzatetto: oltre a vestiti leggeri raccolgono cibo, bibite e succhi di frutta

Appello ai milanesi: 
"Magliette e bermuda 
per aiutare i clochard"

L’emergenza clochard si fa sentire anche in estate. Se i barboni lottano tutto l’inverno per difendersi dal gelo, ripararsi dal caldo sembra ancora più difficile. Non basta un angolino d’ombra per stare bene, non basta una panchina in un parco. I City Angels hanno ricevuto parecchie segnalazioni e sono intervenuti in una decina di casi per soccorrere i senza tetto. I volontari dal berretto blu li hanno trovati accucciati sotto alberi o sui marciapiedi abbandonati a se stessi in totale stato di disidratazione, con problemi di dissenteria e un’alimentazione del tutto casuale e inadatta a far fronte ai 40 gradi di questi giorni. Per di più tanti clochard non hanno abiti adatti alle temperature torride di queste settimana e girano ancora con quello che hanno racimolato durante l’inverno, soffrendo ancora di più il caldo. "Abbiamo i magazzini pieni di vestiti invernali - spiega Mario Furlan, alla guida degli "angeli" - ma ci mancano quelli di cotone per affrontare l’estate". Da qui l’appello per raccogliere abiti leggeri e succhi di frutta. Sono richiesti soprattutto pantaloncini corti e bermuda, canottiere, t-shirt (in particolare da uomo, taglia L e XL), occhiali da sole, cappelli e berretti per proteggersi dal sole. I volontari stanno raccogliendo il materiale nella sede di via Teodosio, in zona Loreto.
Servono anche bibite e, in particolare, succhi di frutta per compensare le carenze alimentari di chi vive per strada. Per i senza tetto è spesso difficile trovare un po’ di refrigerio: vengono rimbalzati all’ingresso delle piscine per le condizioni igieniche precarie e non sono graditi nemmeno nei centri commerciali con l’aria condizionata, dove invece tanti anziani cercano riparo.
In loro soccorso ci sono i cento volontari dei City Angels che girano per strada con zaini colmi di bottigliette d’acqua e succhi di frutta. "Abbiamo vario materiale di ristoro all’interno delle nostre unità mobili - spiega Furlan - ma abbiamo deciso di fornire di bottigliette e bibite anche i volontari che girano a piedi per soccorrere chi ha bisogno per strada. È vero che i problemi più gravi si registrano in inverno, con il rischio degli assideramenti, ma anche i pericoli legati al caldo, come i collassi, non sono da sottovalutare". Sabato gli «angeli» hanno aiutato un’anziana, appena arrivata in treno a Milano, che si è sentita male per strada e hanno soccorso una donna rumena svenuta per il caldo.

Giornate di intenso lavoro anche per il 118, che ha registrato un aumento delle chiamate: sabato sono state 860, a fronte della media di 700-750 di un’analoga giornata della settimana, e anche ieri due picchi di superlavoro, al mattino e nel tardo pomeriggio. È stato pianificato un aumento dei mezzi con 10-12 unità ed è attivo il monitoraggio continuo della disponibilità di posti letto degli ospedali cittadini, in collaborazione con l’Asl.

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