Apre tra le proteste la prima moschea nell’ex Germania Est

Berlino. La prima moschea nell’ex Germania dell’Est aprirà le porte domani a Berlino: l’edificio non è ancora finito, ma il vento delle proteste e delle polemiche che soffia da tempo tra gli abitanti del quartiere di Pankow, a Nord Est della capitale, promette di riscaldare gli animi il giorno dell’inaugurazione. Ieri pomeriggio, decine di operai di fede musulmana stavano ancora lavorando all’ultimazione della moschea sotto l’occhio vigile dei poliziotti, chiamati a garantire l’ordine pubblico proprio alla vigilia delle dimostrazioni che la comunità locale conta di organizzare nei prossimi giorni per protestare contro l’apertura della moschea.
Intorno all’area recintata dell’edificio c’è una piccola area commerciale e proprio di fronte alla moschea c’è la sede della Ipha, il comitato dei cittadini di Pankow che per mesi si è battuto invano per impedire la costruzione dell’edificio. «Sono contrario alla costruzione della moschea - ha detto all’Ansa un commerciante tedesco della zona che ha parlato a condizione di mantenere l’anonimato -. Era stato presentato il progetto per una moschea di duecento persone; ora sono diventate cinquecento. Io, qui, ci lavoro e non c’è abbastanza spazio.

Si pensi solo ai parcheggi...».
Da parte sua, il presidente dell’Ipha, Joachim Swietlik, ha organizzato per domani una grande manifestazione di protesta e anche gruppi di estrema destra hanno già detto che scenderanno in piazza.

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