Area C, per Pisapia denuncia in arrivo

A Milano si torna a respirare. Non grazie ai provvedimenti anti smog del sindaco Giuliano Pisapia e alla sua giunta, ma al vento che ha spazzato via le polveri sottoli portando il Pm10 ai valori minimi. Una buona notizia, subito rovinata dall’annuncio che presto 700mila famiglie milanesi riceveranno una lettera con l’annuncio ufficiale che a partire dal 16 gennaio entrare in centro costerà 5 euro al giorno per tutti i veicoli. Compresi quelli di nuova generazione acquistati con sacrificio e che ora, a differenza del passato, saranno tassati al pari degli altri. «E per le famiglie saranno mille euro all’anno. Un furto o una fregatura firmata Pisapia», denuncia il capogruppo della Lega a Palazzo Marino Matteo Salvini. Che racconta come un gruppo di avvocati stia già lavorando a un «ricorso per una causa sia in sede civile che penale». Al vaglio «l’incostituzionalità dell’Area C e del grave danno recato a quella parte di cittadini che non può assolutamente rinunciare all’auto». L’uso dei mezzi pubblici? «Qualunque tranviere o macchinista potrebbe spiegare che se chi rinuncia all’auto li usasse, per il sistema sarebbe un collasso».

La capogruppo del Pd Carmela Rozza difende Area C e ricorda che «dopo i primi sei mesi faremo un check up e valuteremo se servono correzioni». Oggi al Pirellone vertice tra il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, il governatore Roberto Formigoni, i sindaci dei grandi Comuni e le Regioni del Nord. Sperando che il vento continui a soffiare.

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