Aree Expo, Formigoni apre la società d’acquisto ai Cabassi

Un’altra fumata nera per le gare dell’Expo, mentre si profila una nuova soluzione di compromesso sulle aree. Ieri, durante un vertice tra Formigoni, Podestà e Moratti, si è ipotizzato l’ingresso di Fondazione Fiera e dei Cabassi nella newco, la società a maggioranza pubblica che acquisirebbe le aree e dividerebbe poi i proventi.
Nell’attesa di una soluzione, il cda si è riunito ieri ma non è riuscito a dare il via libera alle prime gare per il sito, che coinvolgono un importo di circa 8 milioni di euro. Il consiglio d’amministrazione ha infatti deciso di istituire un organismo di controllo interno che sorvegli le procedure degli appalti e alleggerisca il cda delle responsabilità amministrative e patrimoniali. L’obiettivo, dice l’ad Giuseppe Sala, è «la trasparenza».


Il cda ha fissato lo stipendio di sala in un massimo di 400mila euro, di cui 130mila legati al raggiungimento degli obiettivi. Si tratta di un taglio del compenso del 10 per cento rispetto a quello che era stato deciso per l’ex ad, Lucio Stanca.

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