Cronaca locale

"Non mi ricordo niente. Ero ubriaco e drogato"

Il gip convalida l'arresto dell'accoltellatore di Milano, Abrahman resta in carcere. Al giudice: "Non ricordo, ero drogato e ubriaco"

"Non mi ricordo niente. Ero ubriaco e drogato"

Non ricordo cosa è successo, ero ubriaco e drogato». Rhasi Abrahman, 23 anni, ha risposto così ieri al gip nell'interrogatorio di garanzia dopo essere stato arrestato dalla polizia lunedì perché accusato di una serie di rapine nelle vie intorno alla stazione Centrale.

«È possibile che sia stato io - ha detto il 23enne marocchino, assistito dall'avvocato Nicola D'Amore -. Non ricordo, avevo assunto tanto alcol e droga». Nelle rapine commesse con un coltellino svizzero il giovane ha ferito sei passanti. Il gip Lidia Castellucci ha convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare in carcere, come chiesto dal pm Maura Ripamonti. Il giudice parla nella convalida di «aggressioni brutali e violente, caratterizzate da pugni al volto, da colpi inferti con un coltello e da violente spinte che hanno fatto cadere a terra le donne», di «condotte implacabili e imprevedibili» in particolare «con le donne» e attribuisce all'indagato una «non comune inclinazione a delinquere», e una «spiccata pericolosità sociale». Abrahman è accusato di rapina pluriaggravata e lesioni, sono otto le imputazioni per i vari episodi. Nell'interrogatorio ha parzialmente ammesso i fatti. Il giovane ha riferito, da quanto si è saputo, di aver usato un farmaco a base di benzodiazepine. Saranno le analisi tossicologiche disposte dalla Procura a chiarire quali sostanze abbia assunto. A carico del 23enne risulta una denuncia per aver strappato di mano il cellulare a un uomo a bordo della 90 a febbraio. «Prima di arrivare in Italia - ha continuato - non facevo uso di nessun stupefacente, da quando sono arrivato in Italia faccio uso di hashish, eroina e pasticche sintetiche. Io mi ricordo soltanto fino al momento in cui sono entrato in un bar, ho comprato da bere, ma dopo l'assunzione delle pasticche non ricordo più nulla. Vivo per strada a Milano in zona stazione Centrale, nel sottopasso. Mi rivolgo alle associazioni assistenziali per mangiare e per gli indumenti». Secondo la difesa, andrà valutata la sua capacità di intendere e di volere, con un accertamento psichiatrico. Il difensore ha chiarito che cercherà di capire se sia possibile un ricovero del suo assistito in ospedale: «Non sta bene, anche per la colluttazione dell'arresto».

Intanto nella notte di martedì sempre in zona Centrale due nordafricani hanno colpito alla testa con una bottiglia un camerunense di 30 anni, rapinandolo di 250 euro. E un bangladese 33enne è stato rapinato del portafogli e dello smartphone. I carabinieri cercano i responsabili. Mentre cinque minorenni sono stati arrestati dalla polizia per due rapine commesse ieri. Intorno alle 12.30 in via Harar, fuori dalla stazione M5 San Siro, due ragazzi di 16 e 17 anni hanno aggredito due 14enni e preso loro un cellulare. I poliziotti hanno rintracciato i due autori, non ritrovato il machete con cui avrebbero minacciato le vittime. In un altro episodio, alle 3 di notte in piazza Castello, un 40enne è stato accerchiato da quattro giovani di origini nordafricane, è stato malmenato e derubato del telefonino. Gli aggressori sono stati bloccati.

È stato arrestato anche un 27enne.

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