Cultura e Spettacoli

Arrivano i cartoni: Mediaset Premium completa l’offerta

MilanoCalcio, serial e cartoni animati. Per conquistare il pubblico che paga per vedere la Tv, queste sono le offerte che non possono mancare. Così Mediaset Premium, la Pay Tv del Biscione, che già propone le prime due, dall’otto dicembre si dota anche della terza. Sono in arrivo, cioè, quattro canali dedicati ai bambini, racchiusi sotto il pacchetto Premium Fantasy. Tre sono canali notissimi ai ragazzini, Disney Channel, Playhouse Disney e Cartoon Network, già in onda sulla piattaforma Sky e, per quanto riguarda Disney Channel, già presente anche nell’offerta Gallery di Mediaset. Uno è tutto nuovo, si chiama Hiro, ed è rivolto ai ragazzi tra gli 8 e i 14 anni, ma anche ai bambini di ieri, e cioè agli adulti che amano ancora guardare i cartoni animati. Tra questi, Dragon Ball, Prince of tennis, Conan, King Arthur. Dunque, alcune prime tv, ma molti prodotti che già si vedono su altri canali pay. La ricerca di novità a tutti i costi non è l’obbiettivo primario, ma la strategia - come ha spiegato Pier Silvio Berlusconi, nella presentazione alla stampa avvenuta l’altra sera a Milano - sta invece nel «completamento di un’offerta di grande qualità». Strategia volta a fare concorrenza sullo stesso terreno (con tre canali uguali in onda) alla piattaforma sky. Una contesa all’ultimo cliente, basato sulla quantità e qualità del prodotto e sulla convenienza dell’offerta. Non per niente, accanto al sistema di pagamento con la tessera a scalare per il calcio, da tempo Mediaset Premium ha introdotto la formula di abbonamento «easy pay». Il pacchetto Fantasy, se acquistato da solo, costerà 8 euro, se abbinato a uno degli altri due pacchetti, Gallery (che comprende i canali Joy, Mya e Steel) o calcio, 12. Tutti e tre insieme 24 euro. Con una promozione natalizia a solo otto euro per quattro mesi per tutta Premium.
«Ma - assicura Pier Silvio - l’arrivo dei nuovi canali non andrà a svuotare la programmazione sui canali generalisti», cioè su Italia Uno. Da mettere a punto, la strategia di messa in onda per trovare un equilibrio tra il passaggio sulle tv a pagamento e quelle free.
Ma è anche tempo di bilanci. Quanto ai conti del digitale terrestre, «Mediaset - ha spiegato Berlusconi jr. - aveva previsto il break-even (il pareggio) al 2010 e il gruppo sta lavorando per mantenere questo obiettivo. Contiamo quest’anno di realizzare dalle attività a pagamento un fatturato intorno ai 400 milioni di euro». Per quanto riguarda i numeri delle tessere, «a oggi ne abbiamo attive 2,7 milioni: un risultato eccezionale perché a fine giugno ne sono scadute 800mila, quindi in poco più di tre mesi abbiamo recuperato e aumentato i clienti, di fatto i nuovi sono 900mila».
La sfida sul satellite è pure argomento di attualità. In discussione c’è l’intesa tra Mediaset, Rai e Telecom Italia Media per lanciare una piattaforma satellitare gratuita - e quindi in diretta concorrenza sullo stesso sistema di trasmissione con la piattaforma di Murdoch - in appoggio al digitale terrestre. «Con Sky c’è nessuna guerra - risponde Pier Silvio a chi gli chiede se sia l’inizio di una nuova offensiva - e mi auguro che non inizi. È un’iniziativa che nasce con l’obiettivo di coprire le aree grigie del digitale terrestre, quelle aree cioè difficili da raggiungere. L’idea di andare sul satellite credo sia giusta, è partita dalla Rai e noi l’abbiamo accettata volentieri.

Più sono i modi di vedere i canali meglio è».

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