Arte

Banksy imputato per diffamazione. Dovrà mostrare la sua identità in tribunale

Denunciato per "diffamazione" da un commerciante d'arte, lo street art Bansky dovrà presentarsi prossimamente in tribunale. Dopo decenni si svelerà la sua vera identità?

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Sarà una causa di diffamazione a far mostrare il vero volto dello street art Banksy? È quello che sostiene oggi il Daily Mail che racconta come dopo decenni di anonimato e incursioni artistiche in giro per il mondo, potrebbe dover mostrare la sua identità e rivelarla quindi a tutto il mondo.

La notizia bomba

Ad anticiparlo al Daily Mail un articolo di Richard Eden che ha anche rilanciato un presunto scoop pubblicato nel 2008 sempre dalla stessa rivista, che sosteneva di aver scoperto la vera identità dello street art, che in realtà si chiamerebbe Robin Gunningham, 53 anni, nato a Bristol. Identità ovviamente mai confermata realmente, ma che è stata usata per la citazione in tribunale.

"Posso rivelare che Banksy è stato nominato come primo imputato in un’azione legale in cui è accusato di diffamazione", si legge nell'articolo, ma i termini della questione sono molto confusi. Si viene inoltre a sapere che davanti al giudice dovrebbe comparire, come co-imputato, anche un rappresentante della società fondata da Banksy dal nome particolare di Pest Control Ltd. l'unica a poter commerciare le opere dell'artista.

Viene fatta poi un'importante specifica sulla produzione artistica dello street art: "Che viene invariabilmente prodotta, dall'oggi al domani e senza essere vista, con l’uso di uno stencil, e che ora adorna i lati di case e muri fatiscenti non solo a Bristol e Londra , ma ovunque, dalla Cisgiordania a Detroit". Ad avviare l'azione legale, racconta sempre il Daily Mail, è Andrew Gallagher, 56 anni, un imprenditore iconoclasta che debuttò anni fa nel settore della musica, organizzando rave negli anni '90, ora nel mercato della street art.

Come avverrà il processo

Su cosa succederà le bocche sono però cucite e anche l'avvocato dell'accusatore Gallagher, Aron Wood, raggiunto dal giornalista spiega di voler tenere i dettagli: "confidenziali e rimarranno tali finché Banksy o Pest Control non faranno le loro dichiarazioni".

I tentativi (falliti) per scoprire chi è?

Non è certo la prima volta che si cerca di capire l'identità di Banksy. Nelle indagini fatte della Queen Mary University di Londra del 2016 era già saltato fuori il nome di Gunningham. Nel 2008, invece, il The Sun aveva pubblicato un’immagine che ritraeva il presunto 53enne in Giamaica che si è poi scoperto non fosse lui. Inoltre c'è anche un precedente tentativo di azione legale analoga finita in un flop, con i giudici che l'hanno respinta dando ragione a Banksy.

Lo stesso Daily Mail ammette sul finire dell'articolo l'identità di Banksy resta un mistero nonostante i tentativi falliti compiuti in passato dai suoi reporter.

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