“L’arte del dono”: la Casa-Museo Poldi Pezzoli festeggia i 200 anni del fondatore

Milano e il Museo hanno dedicato l’intero anno al collezionista Gian Giacomo Poldi Pezzoli, con eventi, conferenze, incontri, convegni e mostre, fino al 27 febbraio 2023

“L’arte del dono”: la Casa-Museo Poldi Pezzoli festeggia i 200 anni del fondatore

La Casa-Museo Poldi Pezzoli, un'importante realtà nel pieno centro di Milano, in via Manzoni, a due passi dal Teatro alla Scala e dalla Casa Manzoni, chiude le attività dedicate al bicentenario della nascita del fondatore con la mostra “L’arte del dono. Da Gian Giacomo Poldi Pezzoli a oggi”; sarà possibile visitarla fino al 27 febbraio 2023.

Nella primavera 2022 è stata anche inaugurata la nuova orangerie, realizzata in acciaio e vetro, una sala polifunzionale di cento metri quadrati che impreziosisce maggiormente il bellissimo giardino situato all’interno; come molti giardini di Milano è quasi nascosto, in attesa di essere svelato e apprezzato. Lo spazio è stato realizzato grazie al finanziamento dell’ingegnere Mario Franzini, grande sostenitore della casa-museo. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha così commentato "A Milano le cose belle sono nascoste come i suoi meravigliosi cortili, questa orangerie mostrerà un alto straordinario giardino poco conosciuto a tanti. Quest'anno ricorre il bicentenario dalla nascita di Poldi Pezzoli e questo museo deve diventare una tappa sempre più irrinunciabile per milanesi e turisti".

Il 2022 è stato infatti per il Museo un anno ricco di eventi, conferenze, incontri, convegni e mostre, in collaborazione con prestigiose Istituzioni culturali di Milano come la Fondazione Trivulzio, il Siam, il Teatro alla Scala e l’Accademia di Brera. Un accento particolare sul rapporto e sul dialogo che poneva la figura del collezionista al centro della vita culturale e artistica dell’epoca.

Quest'ultima mostra vuole essere un ulteriore omaggio al donatore della prestigiosa raccolta, 38 opere tra sculture, dipinti, stipi, orologi e ventagli, dal XIV al XX secolo, patrocinata dal Ministero della Cultura, da Regione Lombardia e Comune di Milano, con il sostegno di ENEL e di un anonimo donatore, è curata da Annalisa Zanni, Direttore del Museo e Federica Manoli, Collection Manager del Museo.

Il percorso inizia con un’immagine di Gian Giacomo Poldi Pezzoli riprodotta su uno schermo. Segue un elenco dei donatori del Museo a partire dalla sua apertura, avvenuta nel 1881. Nelle successive sale si apre il mondo delle meraviglie, con opere di pittura, scultura, pregiati sbalzi e rilievi lignei, meravigliosi ventagli e interessanti orologi da tasca. Sono tutte donazioni di nomi illustri della Milano del XX secolo, quali Angelo Reina, Carla Melissa Gabardi, Innocente Ambrosini Contini, Geo Poletti, Marta Marzotto e molti altri, presentati in mostra unitamente alle ragioni che hanno portato il Museo a riceverle. Grazie anche all’ampliamento del 2017 con l’Ala Franzini, il Museo ha potuto accogliere ben altre 61 nuove opere.

Il progetto espositivo e grafico è della Lissoni & Partners, il video che segue la mostra è stato realizzato in collaborazione con ICASTICA – Arte e Culture della Comunicazione, divisione multimediale del Gruppo Promos; sono presenti anche, Media partner Grandi Stazioni Retail, Sponsor tecnici Atm e Limonta Wall. Hanno inoltre collaborato, Abbonamento Musei Lombardia, Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli e Club del Restauro del Museo Poldi Pezzoli. Il catalogo, 72 pagine e 45 illustrazioni, a cura di Federica Manoli, pone un'interessante riflessione sul tema del dono.

Il Museo Poldi Pezzoli nasce dalla donazione di una parte della collezione di Gian Giacomo Pezzoli, inaugurato nel 1881, oggi è diventato una delle Case-Museo della città di Milano. Al suo interno possiamo ammirare opere di Piero della Francesca, Botticelli, Perugino, Michelangelo, Mantegna, Canaletto, Hayez, e molti altri, fino al contemporaneo come Arnaldo Pomodoro che reinterpreta l’Armeria; ma anche mobili, porcellane, vetri, tappeti, pizzi, ricami, orologi, ben 5000 oggetti distribuiti in sale, come la Stanza dei Vetri di Murano in stile barocco, la Sala d’Armi in stile neogotico, ecc.

Notevoli sono anche le biblioteche, quella antica con 3500 volumi e quella moderna con volumi di arte medioevale e moderna e la pubblicazione di testi scientifici per far conoscere le opere della collezione. La presenza del Club del Restauro permette, con contributi di privati, il restauro e la conservazione delle opere del Museo. Ricche le attività educative, con laboratori, visite guidate, pubblicazioni e percorsi specifici.

Aveva solo undici anni quando Gian Giacomo Poldi Pezzoli, nato nel 1833, rimane orfano del padre; la sua educazione è affidata alla madre, Rosa Trivulzio, di nobile origine. Alla maggiore età eredita il patrimonio, viaggia in Svizzera, Inghilterra e Francia interessandosi al collezionismo internazionale che tanto lo affascina. Nel 1849 torna a Milano e progetta la sua casa-museo ispirandosi agli stili del passato, eclettico come è di moda in quel periodo, allo stile barocco per lo scalone e la camera da letto, al primo Rinascimento per la Sala Nera, allo stile del Trecento per il Gabinetto e lo Studio. Ma queste sale sono pensate anche come i contenitori delle sue collezioni, prima fra tutte la sua passione per le armi antiche per le quali crea un’armeria. La sua casa si apre a studiosi e collezionisti che gli permettono di approfondire conoscenze e ampliare la collezione.

Muore improvvisamente a 57 anni, nel 1879, non ha eredi, non si è mai sposato, aveva però costituito una Fondazione Artistica sotto la direzione dell’amico Bertini, già direttore della Pinacoteca di

Brera. Il nuovo museo venne inaugurato nel 1881. Nel bombardamento del 1943 la casa-museo venne distrutta, le opere si erano salvate, perchè messe al sicuro prima; venne ricostruito subito dopo e nel 1951 riaprì al pubblico.

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