Non solo attore, regista, produttore cinematografico e musicista (ha partecipato alla composizione di «Fade In-Out» degli Oasis, suonando anche la chitarra), Johnny Depp è anche artista figurativo. E con «Study I» e «Study II» della serie «Yesterday's Flowers» approda, in questa veste, per la prima volta in Italia. Per esporre da ieri negli spazi milanesi di Deodato, in via Nerino 1, le sue tirature limitate su carta a soggetto floreale. Con cui, spiega una nota «l'artista presenta una riflessione silenziosa sui momenti che sono trascorsi: due serie di fiori sbocciano su superfici testurizzate, dipinte come se emergessero dalle crepe del tempo. Il tono cangiante dei cieli sullo sfondo, dall'ocra tenue al pervinca, suggerisce il passare dei giorni, delle stagioni o addirittura delle epoche. Una meditazione su come le esperienze continuino a vivere attraverso il sentimento e la memoria». Un modo per reinterpretare un tema classico come i fiori, ma rendendolo come altre volte è successo «non semplicemente motivo decorativo, ma metafora di significati più profondi».
Depp, asicurano i biografi, si è appassionato in giovane età al disegno e alla pittura. E, da allora, l'arte è rimasta una costante della sua vita, conducendolo oggi sulle vie di un Neo-Espressionismo che mescola figure riconoscibili, tratti gestuali, testi e simboli. Lavora con diverse tecniche: pittura, disegno, collage, serigrafia. Dopo anni di lavoro riservato, nel 2022 ha esordito pubblicamente con «Friends & Heroes», ritratti di icone e persone care in una collezione che ha avuto un immediato successo. Nel 2024, con la mostra «A Bunch Of Stuff», ha ampliato il suo universo visivo, presentando opere originali e materiali d'archivio.
«Queste opere - racconta il ceo Deodato Salafia (con Depp nella foto) - rivelano un Johnny Depp autentico, libero da ogni ruolo. Con Yesterday's Flowers ci mostra la parte più intima del suo sguardo: quella che osserva il mondo con profondità, passionale malinconia e meraviglia. È un racconto di fragilità che trasmette forza».