Prendete duemilasettecento artigiani provenienti da cinque continenti, tre milioni di visitatori spalmati su nove giorni e aggiungetevi dieci padiglioni della Fiera Milanocity. Risultato? Artigiano in Fiera, dodicesima edizione.
Appuntamento dal primo al nove dicembre, con la mostra mercato internazionale dedicata alla produzione artigianale e organizzata da Ge.Fi. Occasione unica per partecipare a unautentica festa di popolo ideale per acquisti natalizi e per trovare quei regali originali e innovativi di cui si è spesso alla ricerca: in mostra ci sono prodotti di alta qualità che arrivano da 104 Paesi e che spaziano dalloggettistica al mobilio passando attraverso larredamento e le ceramiche.
Un vero e proprio viaggio tra le culture e le tradizioni del mondo che, in quei dieci padiglioni della Fiera (115mila metri quadrati) consentono di valorizzare appunto le culture e le tradizioni a cui si legano i diversi prodotti artigianali. «È come se fossimo sempre ributtati dentro alla possibilità di conoscere, incontrare e abbracciare lumanità espressiva che è lartigiano e di presentarlo a un popolo che a sua volta rimane estasiato e stupito della bellezza che questa umanità esprime nel suo lavoro» commenta Antonio Intiglietta.
Richiamo, quello del presidente di Ge.Fi., allo spirito e ai valori che sostengono il mondo dellartigianato: la ricchezza, la creatività e lumanità della cultura del fare. «In una parola, leccellenza artigiana» annota lassessore Domenico Zambetti: «Questedizione di Artigiano in Fiera è particolarmente ricca di eventi e novità. E consente alla Regione Lombardia di sostenere una volta di più un settore strategico per la nostra economia e fondamentale per la nostra storia». Valutazione del numero uno dellassessorato regionale Artigiano e Servizi che Mario Bettini - presidente Casartigiani Lombardia - completa: «Per nove giorni i visitatori potranno non tanto vedere, apprezzare e comprare quanto riflettere sul fatto che dietro ogni lavoro e ogni innovazione vi è spesso una sola persona, una famiglia che, di padre in figlio, perpetua insieme il valore del lavoro, dellintelligenza e della creatività oltreché del gusto ponderato del rischio». Che, in sintesi, vuol dire «saper guardare al futuro».
Un futuro con un passato fatto di cuore e di mente alle spalle che Giorgio Vittadini chiosa nella prefazione del libro «Nelle mani dellartigiano. Una realtà si racconta»: «La forza dellartigianato sta tutta nella centralità della persona e delle persone, maestranze e titolari della ditta. In questo settore sono le persone che con creatività e operosità generano innovazione e sviluppo, perché non sono ridotte a una risorsa umana, a un fattore della produzione, ma sono piuttosto una risorsa nella loro integralità, nella loro capacità creativa e generativa».
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