A Milano si ribalta il vecchio adagio «donna al volante pericolo costante». La versione meneghina recita «strafatto al volante pericolo costante». E a quanto pare corriamo spesso dimbatterci in un automobilista drogato. Lo ha scoperto lAsl tramite unindagine che ha condotto tra il novembre e il gennaio scorsi fra gli iscritti di 35 autoscuole: 365 giovani tra i 18 e i 25 anni, per il 53,2% maschi.
La domanda che li ha meno messi in difficoltà è stata quella sul fumo di sigarette. La maggioranza del campione è costituita da fumatori: fuma, infatti, il 68,8 per cento. Un'ammissione tranquilla anche quella sul numero delle sigarette, il 44,8% non disapprova e prova indifferenza anche per un consumo di dieci sigarette al giorno. I dati cominciano a farsi più preoccupanti quando sindaga luso di alcol. Unabitudine che riguarda l'87% del campione, di cui il 26,3% svela di farlo cinque volte al mese. Non c'è, quindi, da stare tranquilli, e a non sentirsi tali sono anche gli aspiranti guidatori intervistati: il 23% ha fatto ricorso ai sedativi.
Situazione decisamente a leggere le risposte al questionario sulle droghe vere e proprie. È infatti molto alta la percentuale, pari al 57,7%, di coloro che confessano di aver provato qualche sostanza almeno una volta. Qualche ammissione in più la si ottiene dal 20,4% di coloro che ammettono di averne provate due e dall'8,8% che è arrivato a quota tre. La droga più gettonata è la marijuana , si è aggiudicata il primo posto con il 43,7% tra le sostanze provate almeno una volta e con il 21,5% tra quelle consumate nell'ultimo mese. Al secondo posto gli inalanti con il 13,9 e il 5 per cento, mentre il terzo tocca alla cocaina che si attesta al 9,6 e al 2,5%. Dalle risposte risulta più basso il consumo di una droga che sembra più alla portata dei giovani: il consumo di ecstasy è stato ammesso dal 5,3% almeno una volta e dal 2,5% negli ultimi trenta giorni. I principianti alla guida diventano più temibili di quanto dovrebbero già esserlo per imperizia. Ma non solo i giovani freschi di patente sono da temere. Anche gli adulti si mettono alla guida sotto l'effetto di stupefacenti. E soprattutto di cocaina, al punto che nei SerT i cocainomani hanno superato gli eroinomani. E non di poco: nell'ultimo anno i consumatori di coca che hanno chiesto aiuto nei centri sono stati 350 contro i 150 che s'iniettano eroina. Un boom che in dodici anni ha fatto aumentare di dieci volte il numero dei cocainomani in trattamento, trasversale a tutte le età. «La consumano giovanissimi ma anche cinquantenni- rivela Vincenzo Cristiano, presidente del Coordinamento cittadino del privato sociale per le dipendenze -. Si tratta di persone benestanti e ben inserite nella società, che credono di poter gestire la cocaina rimanendone invece sopraffatti».
«Anche se la maggior parte di coloro che seguono terapie di disintossicazioni resta al 66% composta dagli eroinomani - spiega Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento dipendenze patologiche dell'Asl - il sorpasso nell'utenza registrato nell'ultimo anno è un segnale da tenere ben presente. Analizzare le nuove tendenze del mercato della droga a Milano è utile per fare prevenzione».
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