Assoedilizia: «È ora che paghino anche i city users»

Un euro in più a Milano, un euro in meno a Roma. Con questo slogan Letizia Moratti dovrebbe reclamare una legge per la revisione del sistema fiscale comunale. Questo il consiglio che Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, l’associazione milanese della proprietà edilizia, suggerisce a Letizia Moratti. Tradotto significa tassare i city users, ovvero l’esercito dei 700mila pendolari che ogni giorno vengono a Milano per lavoro e usufruiscono dei servizi del Comune e detrarlo dall’Irpef.
Ormai - spiegano da Assoedilizia - paga l’Ici solo un terzo degli italiani tra famiglie, commercianti, professionisti e industriali. I city users pagano le tasse, quindi l’Ici, al comune di residenza, ma beneficiano dei servizi erogati dalla nostra amministrazione. Il problema è che il gettito dell’Ici, la prima voce dei bilancio, viene trasferito a Roma, che lo poi redistribuisce in base al numero dei residenti. Milano ne esce penalizzata. «Non è più tollerabile una situazione in cui i sindaci si arrangiano come possono - polemizza Colombo Clerici - : c’è chi si ritrova a truccare i semafori con T red perchè facciano più multe, c’è chi introduce Ecopass». Non è quindi un caso che il Fondo Monetario Internazionale abbia già fatto pressioni perché venga reintrodotto l’Ici sulla prima casa.
Bisogna mettere mano a questa anomalia del sistema prima che sia troppo tardi, l’appello. Colombo Clerici ha in mente anche la soluzione: tassare il lavoro. «Il sindaco deve chiedere una legge sulla possibilità di introdurre una tassa di soggiorno per i city users: chi viene a Milano pe motivi di lavoro e beneficia dei nostri servizi, deve contribuire economicamente, perché il bilancio comunale rischia il collasso. Letizia Moratti - suggerisce Colombo Clerici - invece di pensare a Ecopass, che altro non è che un palliativo, dovrebbe sollecitare il governo in questo senso.

Tema difficile da affrontare in campagna elettorale? «La parola magica è detrazione fiscale. Un euro dato a Milano non andrebbe a Roma, perché appunto la tassa sarebbe detraibile dall’Irpef, non sarebbe in alcun modo una tassa nuova».

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