Assunti cento autisti di Napoli

Dal Vomero a piazza San Babila via Atm. Sintesi lavorativa per quasi cento partenopei che, da settembre, guideranno tram e bus dell’azienda di foro Buonaparte. Iniezione di autisti napoletani per coprire gli organici, dopo la difficoltà di trovare personale in loco, resa possibile anche attraverso l’agenzia Italia Lavoro e il progetto Passerelle che tenta di collocare giovani disoccupati del Sud in aree produttive del Nord. Progetto sottoscritto da Atm che ai nuovi autisti offre un contratto a tempo indeterminato da millecento euro al mese mentre, secondo dati Atm, con anzianità di qualche anno si sale a millecinquecento euro mensili per quattordici mensilità. Ogni anno però, Atm, su cinquemila conducenti è costretta a rimpiazzarne ben duecentocinquanta, «che decidono di tornare a casa, spesso al Sud, a causa del caroaffitti». Motivo in più per studiare anche un’offerta abitativa targata Atm, magari su quelle aree dei depositi tramviari in via di dismissione.

Futuro possibile all’interno dello spacchettamento della municipalizzata, dove da settembre diventa operativa Atm servizi, che si occuperà della gestione delle linee di trasporto pubblico (quasi un milione di vetture/km l’anno nell’area metropolitana). Conseguenza di quello scorporo del patrimonio dall’attività gestionale che l’azienda guidata da Bruno Soresina ha messo a punto organizzando un sistema di imprese che ha una sua razionalità e che permette sinergie.

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