Gianandrea Zagato
Governo e sindacati trattano. E lo sciopero dei mezzi pubblici previsto per domani è rinviato a venerdì. Tirano il fiato i pendolari, ma i disagi potrebbero solo slittare di due giorni.
La decisione è stata presa nella tarda serata di ieri, a Roma. I pasdaran della protesta avevano deciso di non accendere i motori di bus e tram domani: nella fedeltà allordine sindacale - firmato dai confederali (Cgil-Cisl-Uil) e pure dagli autonomi (Faisa-Cisal e Ugl) - non doveva esserci un mezzo pubblico in circolazione. Tutti fermi in deposito e senza neppure il rispetto delle fasce di garanzia, quelle previste per garantire comunque il servizio pubblico: «È la risposta di chi si sente preso in giro dopo aver atteso undici mesi per il rinnovo del contratto di lavoro» annota Dario Balotta, segretario lombardo Fit-Cisl.
Copione déjà vu, come conferma Antonio Fusco, dirigente Faisa-Cisal: «Ci prepariamo a blocchi selvaggi. I cittadini sono avvisati». Fortuna dei milanesi, la commissione nazionale di garanzia con delibera 06/677 del 7 dicembre ha «prescritto lindividuazione dei trasporti assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti» e, così, venerdì effettueranno servizio per lintera giornata la linea automobilistica 73 (da e per laeroporto Forlanini), i trasporti riservati alle scuole e ai disabili.
Governo e sindacati torneranno a riunirsi giovedì per trovare laccordo sul rinnovo del contratto di categoria. Se non ci riusciranno, il giorno seguente non si fermeranno solo i mezzi di superficie (urbani e interurbani), ma anche i macchinisti delle tre linee metropolitane aderenti allOrsa. Unica variante - rispetto alla fermata dei Confederali - è il rispetto delle fasce di garanzia ovvero dallinizio del servizio alle 8.45 e dalle 15 alle 18 per le linee rossa (1), verde (2) e gialla (3). E sempre in quella fascia di garanzia, saranno operative alcune linee (quelle riportate nel grafico qui sopra, ndr), tra cui la 90-91.
Rispetto di quel 30 per cento di servizio che Atm vuole offrire ai milanesi, «altrimenti scatterebbero ai danni dei dipendenti sanzioni penali per interruzione di pubblico servizio e sanzioni disciplinari» spiega Roberto Massetti, direttore generale dellazienda di foro Buonaparte.
Venerdì si fermeranno anche i treni delle Nord.
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