Da dicembre gli over 65 anni con reddito Isee (familiare) inferiore ai 16.000 euro potranno viaggiare gratis sui mezzi pubblici. sconto in vista anche per i giovani con meno di 26 anni, indipendentemente dal fatto che siano studenti: anche loro potranno godere degli abbonamenti scontati: 17 euro per il mensile, 170 euro per l’annuale. La delibera, che è stata approvata ieri dalla giunta comunale dovrà passare però al vaglio del consiglio per diventare operativa. Il costo dell’operazione per le casse, già in sofferenza, di Palazzo Marino sarà di circa 15 milioni di euro.
La delibera, che porta la firma dell’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran dispone anche l’introduzione del titolo di viaggio per la rete notturna. Nella sostanza non cambia quasi nulla: si tratta di biglietti identici a quelli che servono per viaggiare di giorno, con l’unica differenza che potranno essere acquistati da emettitrici automatiche, installate in via sperimentale a Cadorna, San Babila e alla stazione Centrale.
Non solo, da dicembre potranno godere di abbonamenti a prezzi ridotti per viaggiare sulle rete Atm anche cassintegrati e disoccupati, per cui l’assessorato al Welfare ha messo a disposizione mezzo milione di euro. Ancora da definire le modalità e i criteri dell’esenzione per queste categorie. Come funziona? In altre città come per esempio Torino, i disoccupati hanno diritto ad abbonamenti trimestrali per i mezzi a 9 euro, mentre a Catania costano 18 euro.
Intanto continuano le polemiche sullo spoil system inaugurato dalla giunta Pisapia, che si è abbattuto anche sull’azienda dei Trasporti: il 15 settembre scade il termine per presentare la candidatura per il nuovo consiglio di amministrazione, che è stata azzerato appunto dal sindaco. «Atm è un’azienda complessa, ma di assoluta eccellenza e con un bilancio solido. Dalla relazione di Catania è emerso il quadro positivo - osserva Mariolina Moioli, consigliere comunale della lista Milano al centro -. Ci auguriamo che questa eccellenza possa avere garantita una continuità».
Da nominare anche il nuovo presidente e l’amministratore delegato che prenderà il posto di Elio Catania. Catania resterà direttore generale? Il 15 ottobre non sarà più presidente e ad, mentre manterrà l’incarico di direttore generale (per cui riceve 290.000 euro annui) ancora per due anni, data di scadenza del contratto. Se il Comune decidesse di licenziarlo dovrebbe quindi corrispondergli le mensilità previste dal contratto e la liquidazione, senza contare le penali.
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