Atmosfera anni ’70 con i Soft Machine

Atmosfera anni ’70 con i Soft Machine, in concerto, questa sera, alle 21.30 al Porto Antico presso l’Arena del Mare. I Soft Machine sono la band inglese nata nei tardi anni ’60 a Canterbury, Kent, quando il rock si poteva permette di essere anche anti-commerciale. Così è nato il loro stile musicale combinato di elementi tratti dal pop, dal rock psichedelico e dal jazz. Si può dire che i Soft Machine sono a tutti gli effetti i pionieri di un certo tipo di jazz-rock destinatO a un pubblico intellettualoide-anarchico. Il gruppo dei Soft Machine nasce da una formazione precedente, i Wildeflowers; quattro elementi di questa band andarono a formare un’altro gruppo di successo della scena di Canterbury, i Caravan. I restanti componenti cambiarono nome in Soft Machine: la band iniziale era costituita da Kevin Ayers al basso, Robert Wyatt, voce e batteria, David Allen alla chitarra, e Mike Ratledge alle tastiere. I Soft Machine cominciarono a suonare nel 1966, ma raggiunsero il grande successo con «Third», un album fortemente influenzato dal fusion di Miles Davis e dei Weather Report.

Robert Wyatt lasciò il gruppo nel 1971, deluso dalla nuova impostazione, che lasciava poco spazio alle sue sperimentazioni vocali. La direzione della band sarebbe stata poi acquisita da Karl Jenkins, entrato nel 1972. I Soft Machine continuarono a suonare fino ai tardi anni ’80.

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