Attenti Il cinema è un pessimo ristorante fast

Corriamo a vedere i film scelti per la rassegna dedicata al Cinema Slow. Con una premessa: se c’è un luogo che non è mai stato slow e goloso a livello di cibo, questo è il cinema con i suoi famigerati pop corn, i toat e panini mezzi vuoti e rinsecchiti, le allegre stringhe di liquirizia, le bevande dolciastre e gassate, le patatine fritte in tutte le loro forme (e tutte unte e ingrassanti), le cicche da masticare (e appiccicare sotto la poltrona).
Poi sullo schermo può passare di tutto, dalle iperboli della Grande abbuffata alle cene più ricche e a quelle più drammatiche, al sesso sfrenato, agli amori e agli odi. Se la tavola è al centro della vita quotidiana e il film ne è la trasposizione in storie e sentimenti, la tavola stessa non può essere assente. Però il film va visto senza fermarsi prima a comperare qualcosa al bar, è un controsenso perché la filosofia lenta ci obbliga a pensare, riflettere, meditare su aspetti piccoli e grandi, non importa. Importa piuttosto non tirare via con sciatteria i momenti di una giornata, non fare tanto per fare, mangiare qualcosa perché qualcosa dobbiamo buttare giù. Le pellicole in rassegna ci portano a vedere tutto con calma, magari non ci piacerà tutto, però tutto ci riporta a ritmi che riusciamo a controllare, sempre ci interessi perché vivere fast a volte è anche una scelta per non pensare al brutto della vita.

Correre a occhi idealmente chiusi perché a volte il vuoto in testa aiuta a dimenticare. Però ci saranno passaggi nei vari pezzi che ci faranno notare come tutto dipende da noi: in fondo, pure in un fast-food, dopo un servizio fast, può seguire una consumazione slow. Rischiosa però ma sempre slow.

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