Un viaggio della speranza che rischiava di non decollare. Si è conclusa bene, per fortuna, la vicenda dei 52 bambini iracheni gravemente ammalati che nelle prossime settimane saranno curati negli ospedali di Milano, Genova e Roma. Laereo che doveva trasportarli in Italia era atteso già per sabato mattina alle 11, ma è rimasto a terra tutto il giorno per problemi di sicurezza legati al traffico nei cieli. Ieri notte alle due, però i 25 piccoli del Kurdistan destinati alle cure dei medici lombardi sono atterrati a Linate: i cinque che hanno problemi ematici (accompagnati da un parente e da un donatore compatibile) sono stati trasportati al San Raffaele per le cure specializzate fornite dalla Regione, mentre gli altri venti - che soffrono di disturbi cardiaci - sono stati ospitati con le loro mamme dalla rete di accoglienza dellIrccs San Donato, che si avvale della collaborazione dellassociazione Bambini cardiopatici del mondo e dellassociazione Cuore Fratello. Il progetto di solidarietà è frutto della cooperazione internazionale tra il governo italiano e quello iracheno, con lobiettivo di prevenire e curare gravissime patologie pediatriche del sangue, del cuore e dellapparato neuromuscolare di cui soffrono i piccoli.
«Una volta di più - ha sottolineato il governatore Roberto Formigoni - la Regione Lombardia è lieta e orgogliosa di prestare assistenza a giovani vite bisognose di cure specialistiche che i nostri ospedali sono in grado di fornire con modalità eccellenti».
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