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Stretta di Parigi: frontiere blindate e Louvre chiuso per motivi di sicurezza

All'indomani dell'attacco islamista, aumentati i controlli. La Francia blinda anche una zona già presidiatissima per i respingimenti dei migranti. Allarmi bomba: chiude il Louvre, evacuata Reggia di Versailles

Stretta di Parigi: frontiere blindate e Louvre chiuso per motivi di sicurezza

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La Francia si blinda dopo l'attentato di Arras: più controlli al confine con l'Italia

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La Francia ora si blinda. All'indomani dell'attentato ad Arras, dove un ventenne ceceno ha assaltato la sua ex scuola, al grido di Allah Akbar, uccidendo a coltellate un insegnante e ferendo altre due persone, l'Eliseo ha schierato fino a 7mila soldati della forza Sentinel sul territorio nazionale. E un particolare incremento della sorveglianza è stato disposto al confine italo-francese, zona peraltro già presidiatissima dai militari d'oltralpe per impedire l'ingresso di migranti irregolari dall'Italia e operare i discussi respingimenti di massa.

Parigi blinda il confine

In quell'area, a quanto si apprende, si sono aggiunti una decina di uomini mobilitati esclusivamente per presidiare La Turbie, con controlli costanti sulle auto che transitano verso Francia. Pattuglie sono state posizionate anche all'ingresso di Mentone. Va però sottolineato che non ci sono collegamenti tra l'attentatore ceceno di Arras e il nostro Paese, dove peraltro non mancano controlli sui soggetti ritenuti a rischio (l'intelligence, su questo fronte, è costantemente al lavoro). Il sospetto è dunque quello che, a seguito di un caso di terrorismo islamico interno, la Francia stia disponendo un'ulteriore blindatura nei confronti dell'Italia e in particolare degli stranieri che intendono raggiungere il Paese transalpino, peraltro in una zona già militarizzata da tempo.

"Allarme bomba", il Louvre chiude

In reazione all'attacco islamista avvenuto nel comune francese del dipartimento del Passo di Calais, nell'Alta Francia, Parigi ha alzato il proprio livello di allerta a quello di "emergenza attentati". Lo si apprende da fonti vicine alla premier Elisabeth Borne. La Francia è così passata ieri al livello di allerta più alto del sistema Vigipirate. E proprio in relazione all'innalzamento del suddetto piano di sicurezza, il museo del Louvre - il più visitato al mondo - è chiuso oggi per motivi legati all'allerta terrorismo, da ieri è stata elevata al massimo grado nel Paese. Secondo un comunicato della direzione, la chiusura alle 12 di sabato è dovuta a "misure di verifica" dopo che "il Louvre ha ricevuto un messaggio scritto che segnalava un rischio per il museo e i suoi visitatori. Abbiamo scelto di evacuarlo e chiuderlo per la giornata, mentre effettuiamo i controlli essenziali". Ora il museo è stato completamente evacuato ed è circondato dalla polizia.

Evacuata e chiusa la reggia di Versailles

Evacuazione in corso inoltre alla reggia di Versailles, vicino a Parigi, dopo un'allerta alla bomba. Secondo quanto si apprende, l'allerta è arrivata con un messaggio anonimo sul sito della polizia. Come accaduto in mattinata per il museo del Louvre, anche l'antica residenza oggi visitata da migliaia di turisti è stata fatta sgomberare d'urgenza, messa sotto controllo e chiusa.

La paura di Macron

Nel suo primo commento, lo stesso Macron aveva parlato apertamente di terrorismo di matrice islamica e di "assassinio selvaggio e vile", ricordando la decapitazione di un altro professore, Samuel Paty, 3 anni fa nella banlieue di Parigi. Ingressi sotto osservazione dunque a Ventimiglia e nelle zone d'accesso al territorio francese. I controlli, intensificati già nelle scorse ore, sono diventati più stringenti già a partire dalla mattinata di oggi.

Intanto, per quanto riguarda il fronte italiano, è in corso al Viminale il comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza, presieduto dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, con i vertici delle forze di polizia per analizzare proprio i riflessi in Italia della guerra in Israele, in particolare dopo quanto avvenuto ieri in Francia. Già nelle scorse ore il premier Giorgia Meloni aveva posto l'attenzione sui rischi di un'escalation della violenza e in particolare di un "effetto emulazione" da scongiurare con ogni mezzo.

o dell'Interno Matteo Piantedosi.

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