Cronaca internazionale

L'odio islamico tre anni dopo la decapitazione del prof in strada

Fra tre giorni si sarebbe celebrato il tributo a Samuel Paty, il professore ucciso nel 2020 da un estremista ceceno dopo aver mostrato in classe vignette satiriche su Maometto

Attentato di Arras: l'odio islamico tre anni dopo l'omicidio di Samuel Paty

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Attentato di Arras: l'odio islamico tre anni dopo l'omicidio di Samuel Paty

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Il brutale omicidio di un professore francese di Arras, nel nord del Paese, al grido di “Allah Akbar” ha riportato alla mente un episodio identico, avvenuto il 16 ottobre 2020. L’autore è sempre un ceceno, di nome Abdoullakh Anzorov, come identico è il movente: l’odio e l’intolleranza degli islamisti.

Samuel Paty, il docente ucciso tre anni fa a Conflans-Sainte-Honorine, nel dipartimento di Yvelines dell’Ile-de-France, ha mostrato in classe alcune vignette satiriche su Maometto durante una lezione sulla libertà di espressione. Un fatto evidentemente inaccettabile per l’estremista Anzorov, che l’ha aggredito e decapitato. Prima di essere ucciso dalla polizia si è anche vantato sui social network, scrivendo di “aver vendicato il profeta Maometto”.

È di una tetra ironia il fatto che un giorno prima dell’ultimo attentato, giovedì 12 ottobre 2023, il sito di materiali didattici francese Eduscol abbia scritto sul suo sito che “ogni scuola e ogni istituto scolastico potrà organizzare lunedì 16 ottobre un omaggio a Samuel Paty. Questo momento potrà assumere diverse forme, il cui contenuto sarà lasciato alla scelta del corpo docenti in base alle rispettive situazioni”.

Oggi come allora, l’omicidio di un altro professore ha scatenato le reazioni indignate dell’opinione pubblica e di esponenti politici d’Oltralpe. Jordan Bardella, segretario del partito Rassemblement national, ha evocato la necessità di “fare di tutto per sradicare l’islamismo, i suoi soldati e la sua influenza”, mentre il leader di sinistra Jean-Luc Mélenchon ha parlato di “un nuovo attacco tre anni dopo lo spregevole omicidio di Samuel Paty”. Anche il deputato di La France Insoumise François Ruffin ha ricordato su X l’omicidio del 2020, sottolineando che “tre anni dopo, il terrorismo islamico colpisce ancora al cuore della nostra Repubblica”.

Per prevenire eventi del genere in futuro, il ministro dell’istruzione francese Gabriel Attal ha dato istruzioni a tutti i presidi di rafforzare la sicurezza: “Qualsiasi situazione deve essere immediatamente segnalata all'unità di crisi ministeriale”. Il segretario del partito Les Républicains Eric Ciotti ha lanciato un appello al presidente Emmanuel Macron, chiedendogli di attivare lo stato di emergenza e di mobilitare tutte le riserve della gendarmeria e della polizia. “Non attendiamo che la Francia venga colpita più duramente. Bisogna agire in modo preventivo”, ha aggiunto Ciotti in una nota.

Il governo non deve tremare più dinanzi all'islamismo e all'immigrazione di massa”.

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