Quindi, oggi...

"Badabum" che botto Soumahoro, i segreti di Gaenswein e il Brasile: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: i prezzi della benzina che salgono, il "baratto amministrativo" e Gareth Bale

"Badabum" che botto Soumahoro, i segreti di Gaenswein e il Brasile: quindi, oggi...

- Aboubakar Soumahoro fa quello che tutti si aspettavano ormai da settimane: lascia il gruppo parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra per accasarsi nel misto, ovvero il luogo dell’irrilevanza totale. Lui dice che porterà avanti le battaglie di sempre per migranti e braccianti, ma sono vuote parole: al fianco di Bonelli e Fratoianni già poteva far poco, ma adesso dagli scranni del misto manco lo terranno in conto. Ciaone Saoumahoro.

- La puntata finale (?) del caso Soumahoro è la migliore, va detto. E per un motivo semplice, semplice: gli intellettuali al caviale tipo Zoro e Damilano avevano impacchettato questo nuovo leader alla sinistra. Un leader carismatico che si è rivelato un enorme bidone. Prima la figuraccia intergalattica sul caso cooperative, poi lo scivolone sul diritto all’eleganza, infine le “mancate spiegazioni” che Bonelli richiedeva. In termini onomatopeici la corsa di Aboubakar suonerebbe così: “Badabum!”. Che botta per Soumahoro, i compagni e la sinistra unita tutta.

- Padre Georg Gaenswein e Papa Francesco si incontrano in Vaticano. Un faccia a faccia dopo le tante rivelazioni dei giorni scorsi e le polemiche seguite al funerale di Benedetto XVI. Cosa si siano detti, ancora, non è dato saperlo. Ma una cosa è certa: il prefetto della Casa Pontificia s’è messo in una situazione scomoda, se la sua intenzione era quella di restare in Vaticano. Se invece intende fare le valigie, allora ci sarà da divertirsi. Diventerà davvero il prossimo leader dei “tradizionalisti”?

- C’è anche un altro fattore da considerare. Ovvero l’eredità di Ratzinger. Cosa ha lasciato di scritto? Quali sono le sue ultime volontà? Gaenswein di segreti ne sa a bizzeffe. E dunque Bergoglio vorrà comunque trattarlo con cura…

- A Verbania hanno pensato questa genialata: chi non vuole pagare la Tari sui rifiuti, se ha Isee sotto i 15mila euro, può propendere per i lavori socialmente utili. Si chiama “baratto amministrativo” e fa fico. Ho un solo dubbio: non siamo riusciti a far funzionare il reddito di cittadinanza, figuriamoci il baratto.

- Su quanto successo in Brasile si può dire e ridire tutto quello che volete. Però bisogna anche essere pragmatici. Le strade nella storia della politica mondiale sono due: o si fanno i golpe, ma parliamo di macchinazioni serie; oppure certe manifestazioni che spaccano il parlamento per poi tornare nell’ovile lasciano il tempo che trovano. Anzi. La vicenda Trump insegna che assaltare le sedi istituzionali per devastare sedie e pc ha come unico effetto quello di favorire gli avversari. Biden ringrazia. E adesso anche Lula.

- Gareth Bale lascia il calcio. Il canto del cigno calcistico di uno straordinario atleta, un campione che ha vinto tanto (5 Champions) ma che tutto sommato, per un motivo o per un altro, non ha davvero lasciato il segno.

- Giusto lamentarsi per eventuali speculazioni alla pompa di benzina. Però bisogna anche dire una cosa: se il governo ha deciso di non rinnovare lo sconto delle accise, l’innalzamento del costo era prevedibile. Ad essere strani erano i prezzi di questi ultimi mesi, che abbiamo “pagato” con minori introiti nelle casse dello Stato. L’embargo al petrolio russo, il price cap, le sanzioni e tutto il resto, sono scelte che in qualche modo si pagano. Giuste, se volete. Ma con dei costi.

- Il ministro Piantedosi assicura non ci sia nessuna macchinazione dietro l’invio delle navi Ong cariche dei migranti nei porti delle città a guida Pd.

Anche fosse, non vedo perché i primi cittadini Pd dovrebbero lamentarsi. Era o non era l’accoglienza ad ogni costo che loro predicavano?

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