"Non voglio essere suo strumento". Così Vespa archivia la Boccia

Il conduttore di "Porta a Porta" spiega i motivi per cui non intervisterebbe mai la donna al centro del caso politico dell'ex ministro Sangiuliano

"Non voglio essere suo strumento". Così Vespa archivia la Boccia
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Un'intervista a Maria Rosaria Boccia "non è in cima ai miei desideri, perché non voglio essere uno dei suoi strumenti". Bruno Vespa risponde in maniera piuttosto netta a chi gli chiedeva se ospiterebbe mai nel suo "Porta a Porta" la donna che ha portato alle dimissioni di Gennaro Sangiuliano come ministro della Cultura. "Quale domanda avrei voluto fare a Boccia e a Sangiuliano? Avrei fatto ad entrambi più domande, ma non ha senso parlane ora, è una vicenda complessa", ha poi spiegato il giornalista della Rai.

In occasione della presentazione alla stampa della nuova stagione di "Cinque Minuti (e della stessa di "Porta a Porta") il giornalista si chiede inoltre retoricamente che cosa sia esattamente il servizio pubblico: "Ho visto che intervistare la Boccia nel programma di una tv commerciale era servizio pubblico, poi ho scoperto che invece intervistare il protagonista della vicenda, cioè Sangiuliano, al Tg1, non era servizio pubblico. Ho le idee piuttosto confuse".

Il chiaro riferimento è alla diversità di trattamento che è stato utilizzato nei confronti del Tg1, il cui direttore Gian Marco Chiocci aveva conversato per circa venti minuti con l'ex ministro - ponendogli tra l'altro tutte le domande pertinenti che andavano fatte - rispetto agli elogi a Luca Telese e Marianna Aprile sull'ora di chiacchierata con l'imprenditrice campana a "In Onda", su La7.

Senza badare troppo al sottile (e alla diplomazia) Vespa ha comunque espresso la propria opinione sulla gestione mediatica del caso che ha riguardato l'ex titolare del Mibact e la sua "quasi consulente" al dicastero. "Certamente mi sarebbe piaciuto intervistare Sangiuliano" ha aggiunto il presentatore difendendo lo scoop del telegiornale del servizio pubblico e la scelta di viale Mazzini. Un'intervista, quella andata in scena nei giorni clou della vicenda Boccia-Sangiuliano, duramente stigmatizzata dall'opposizione che ha invece parlato di "occupazione della Rai" da parte del governo.

L'ex ministro è stato invece "intervistato benissimo" dal direttore del Tg1, ha detto Vespa, "che gli ha chiesto letteralmente tutto, e non ho capito come quell'intervista possa essere criticata". Il giornalista ha infine fatto una breve chiosa anche sul rientro in Rai dell'ex ministro della Cultura. "Ma quando mai, io che do consigli a Sangiuliano? Sangiuliano è un amico, ritorna in Rai e spero che abbia un ruolo adeguato alle sue capacità".

In ogni caso la politica continuerà a essere presente nell'iconico studio in voga ormai da 28 anni. Vespa annuncia che preso saranno ospiti Giorgia Meloni, Elly Schlein e non esclude un faccia a faccia tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi: "Perché è la nostra caratteristica, non riusciamo a non essere pluralisti".

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