Al concerto di Bruce Springsteen di Milano spunta pure Schlein: "Ora mi serve il Voltaren..."

La segretaria del Partito Democratico è stata presente ieri sera a San Siro. La sua compagna scherza: "Bruce e Steve 150 anni in due... E io a 36 ho bisogno del Voltaren". Il "Boss" dà vita anche a un comizio anti-Trump

Al concerto di Bruce Springsteen di Milano spunta pure Schlein: "Ora mi serve il Voltaren..."
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Non solo la supermodella Gigi Hadid, le star di Hollywood Bradley Cooper e Olivia Wilde: al concerto di Bruce Springsteen di ieri sera a San Siro erano presenti anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, insieme alla sua compagna, Paola Belloni, grande appassionata del "Boss". Una serata diversa per la leader dei dem, che ha deciso di lasciare per tre ore abbondanti i veleni della politica per godersi al Meazza il concerto del celebre cantautore e chitarrista rock americano - rinviato di un anno per via dei suoi problemi di abbassamento di voce che lo aveva costretto ad annullare diverse tappe del suo tour - per cantare e urlare a squarciagola.

Come al solito, non sono state scattate e pubblicate fotografie per tutelare la propria privacy. Tuttavia Belloni non ha rinunciato a pubblicare una storia su Instagram: "Bruce ha cantato, ballato, urlato per tre ore di fila. Steve, operato quattro giorni fa di appendicite. ha suonato e saltato con lui. 150 anni in due…". Poi la chiusura autoironica: "E io, 36 anni, sto abbracciata al Voltaren perché ero sottopalco". Il tutto mentre la Schlein, per quanto riguarda il folto gruppo italiano, era circondata sugli spalti (tra gli altri) dal cantante Tommaso Paradiso, l'attore Edoardo Leo e l'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi.

Dopo quarant'anni dalla sua prima volta e a due dall'ultima, Bruce Springsteen è quindi ritornato a esibirsi in Italia e ha incantato i 58mila fan dello stadio Giuseppe Meazza in San Siro. E, tra un suo storico successo e l'altro, non ha mancato di scagliare attacchi nei confronti di Donald Trump. "L'America che amo, che per 250 anni è stata faro di speranza, sogni e libertà è nelle mani di una amministrazione corrotta, traditrice e incompetente. Vi chiediamo di sostenere la democrazia, alzarvi e far sentire la vostra voce contro l'autoritarismo e far risuonare la libertà - ha spiegato durante il suo concerto -. Stanno accadendo delle cose che alterano la vera natura della democrazia dei nostri Paesi e che sono troppo importanti per essere ignorate".

Secondo il cantante negli Stati Uniti "stanno perseguitando le persone che esercitano la libertà di parola e danno voce al loro dissenso". Insomma: come da tradizione, il Boss ha trasformato i suoi show in comizi politici in cui ha manifestato la propria avversione al tycoon e alla sua politica. "Gli uomini ricchi trovano soddisfazione nell’abbandonare i bambini più poveri al mondo alla malattia e alla morte. Nel mio Paese stanno godendo in modo sadico del dolore afflitto a onesti lavoratori americani".

Spazio poi anche per un passaggio sulle università: "Stanno definanziando quelle che non si piegano alle loro richieste ideologiche". E infine: "Stanno deportando residenti americani senza alcun processo in centri di detenzione e prigioni straniere. L'America però sopravvivrà".

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