Il personaggio della settimana

Coerenza e umanità: così Giorgia ha affrontato la tempesta e ne è uscita vincente

Poteva aspettare che il clamore passasse e poi fare la conta dei danni ma Giorgia Meloni ha optato per la chiarezza e ha fatto centro

Coerenza e umanità: così Giorgia ha affrontato la tempesta e ne è uscita vincente

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Coerenza e umanità: così Giorgia ha affrontato la tempesta e ne è uscita vincente

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Giorgia Meloni è il presidente del Consiglio della Repubblica italiana, un nome altisonante per un ruolo fondamentale in una repubblica parlamentare come la nostra. Per la prima volta da quando Garibaldi ha unificato l'Italia, a capo di questo Paese, un po' malconcio e zoppicante, ma pur sempre il più bello del mondo, c'è una donna. Ed è una donna di destra: un dettaglio, questo, che non è casuale e non può essere ignorato nell'analisi di questi giorni e del perché sia lei il personaggio indiscusso di questa settimana.

Aveva due strade davanti per gestire il ginepraio che si stava gonfiando con sempre maggiore vigore. Poteva fare finta di nulla, lasciando che la bufera la attraversasse e passasse, prima o poi, per poi fare la conta dei danni, oppure affrontare la questione di petto e vedere quel che accade. Lei ha scelto la seconda e chi la conosce bene sa che non avrebbe mai fatto diversamente. Ha atteso solo qualche ora, giusto il tempo per schiarirsi le idee e capire come agire. Quel silenzio del premier è stato assordante e la sua comunicazione è deflagrata con potenza, inaspettata ma, da un certo punto di vista, pressoché ovvia.

Meloni è sempre quella di "Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana" e ha dimostrato, ancora una volta, di essere tutto questo anche nei fatti, non solo con uno slogan diventato virale ormai anni fa. Ha pesato ogni parola del suo messaggio e ha messo dei paletti fermi: la tutela di sua figlia, la rivendicazione di quel che è stato, la volontà di guardare avanti. Giorgia Meloni donna e madre, prima che presidente del Consiglio.

Qualcuno in questi giorni ha usato la delicata situazione del premier per avanzare ipotesi di inadeguatezza al ruolo, sostenendo che un uomo non avrebbe mai messo la figlia prima dell'istituzione. Ebbene, nemmeno lei l'ha fatto: ha saltato una convention di partito, non un appuntamento ufficiale. Nelle ore immediatamente successive all'annuncio, quando in Italia si sprecavano commenti e analisi, lei è salita su un aereo di Stato per andare prima in Egitto per il summit della pace e poi in Israele per incontrare il suo omologo. E ben venga un presidente del Consiglio che antepone la figlia, la famiglia, a un appuntamento politico. "Anche io sono umana", ha detto giustificandosi per la sua assenza con i militanti di Fratelli d'Italia che attendevano, senza nascondere il suo dolore e le sue fragilità

In lei si rispecchiano gli italiani, nella sua famiglia tradizionale un po' sgangherata, che non ha la pretesa di essere come quella del Mulino Bianco. Nella sua figura che cerca di tenere in piedi, pezzetto per pezzetto, la sua vita privata e il suo lavoro, in un costante equilibrismo che ogni donna conosce bene. E per chi si chiedesse se una donna e una madre sia adatta al ruolo di premier, è proprio alla luce di quanto accaduto e di quanto fatto da Meloni in questi giorni che la risposta è sì. Coerenza e umanità sono i due pilastri che stanno muovendo la sua politica e che le permettono di restare ancorata al mondo reale.

E di essere così amata.

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