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"Fa il pieno di accise". Se la provocazione è anti-Meloni, non indigna

Il presidente del Consiglio raffigurata in shorts e canottiera mentre fa il pieno a un'auto di grossa cilindrata: la provocazione kitsch affissa a Milano nei quartieri di Brera e Porta Ticinese

"Fa il pieno di accise". Se la provocazione è anti-Meloni, non indigna

Se colpisce Giorgia Meloni, l'irriverenza diventa trendy. Di moda. E guai a dire il contrario, a sussurrare che i fotomontaggi comparsi nelle scorse ore a Milano sono in realtà un po' kitsch. Se ti azzardi a farlo, non capisci l'arte. Eppure, l'ultima provocazione dello street artist Ozmo non ci è sembrata poi così originale. L'artista pisano ha realizzato dei cartelloni che ieri - 15 gennaio - sono stati affissi nei quartieri milanesi di Brera e Porta Ticinese: sui manifesti è stata raffigurata la leader di Fratelli d'Italia mentre fa il "pieno di accise". Il suo volto appare sovrapposto, con un collage, a quello di una procace donna in shorts e canottiera.

Il murales sulla Meloni

Meloni, nel cartellone, regge un erogatore di carburante e fa il pieno a un'auto di grossa cilindata in una stazione di servizio. Dietro di lei, affissa sulla colonna del distributore, una coccarda italiana tricolore. "Il suo sorriso appare forzato e beffardo, il suo sguardo è diretto verso l’osservatore", ha spiegato l'autore. Il riferimento del fotomontaggio è alle polemiche dei giorni scorsi sulla questione accise, argomento cavalcato dalla sinistra al netto delle incongruenze di quell'area politica sul tema. Meloni, da parte sua, aveva sgomberato il campo dalle "mistificazioni" ma ciò non ha fermato la creatività dello street artist Ozmo, che in Italia ha realizzato uno dei suoi murales più famosi al centro sociale Leoncavallo.

In riferimento alla recente composizione con protagonista la Meloni, è stato lo stesso Ozmo - al secolo Gionata Gesi - a spiegare che la creazione si presta a molteplici interpretazioni e non a una sola lettura. "A chi sta facendo il pieno? Cosa rappresenta il Suv? È un accenno alla 'giustizia sociale' o forse allude alla 'macchina potente' che ora sta guidando? E l'ornamento nazionale? La nazione spolpata? O magari un riferimento al primato che pare sia appena stato raggiunto dall'Italia? Essere il Paese dell’area euro dove costa di più fare benzina e gasolio?", ha commentato l'artista sui social.

Nessuno o quasi - chissà perché - si è però azzardato a domandarsi se raffigurare Giorgia Meloni in quella mise così particolare fosse necessario o aggiungesse qualcosa alla provocazione. Anche le femministe dure e pure stavolta erano causalmente distratte.

Oibò.

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