Facoltà di Medicina, cos'è il "semestre filtro" e come funziona

Con la nuova riforma per accedere a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria si è tenuto il primo appello del cosiddetto "semestre filtro": ecco quali sono gli esami da sostenere e quando si terrà il secondo appello

Facoltà di Medicina, cos'è il "semestre filtro" e come funziona
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Si è tenuto oggi in tutta Italia il primo appello per il cosiddetto "semestre filtro" o "aperto" per poter accedere alla laurea magistrale a ciclo unico per la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Veterinaria con il secondo appello in programma il prossimo 10 dicembre. L'esame si è svolto nelle 44 sedi universitarie coinvolte. La nuova modalità di accesso è stata introdotta dalla riforma del ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, con l'accesso libero ai corsi dell'area medica e l'abolizione del test d'ingresso, che è stato sostituito da un percorso formativo all'interno degli atenei.

Come funziona

Il nuovo metodo per accedere ai corsi di laurea sopra menzionati funziona nel modo seguente: ad ogni appello, tutti gli studenti potranno decidere liberamente quanti esami sostenere (se uno, due o tutti e tre) a seconda della propria preparazione e disponibilità. A prescindere da quante prove si sceglierà di affrontare, tutti i candidati dovranno presentarsi entro l'orario stabilito dall'ateneo e rimanere in aula fino alla conclusione della terza prova anche se si è scelto di sostenere un solo esame.

Quali sono le materie obbligatorie

Le tre prove riguarderanno le materie obbligatorie del semestre aperto: nel dettaglio stiamo parlando di Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia. Per ogni esame sono previste 31 domande a risposta multipla o a completamento (che richiedono cioè di inserire una parola, un numero o un'espressione mancante all'interno di una frase o di uno spazio vuoto) con un tempo massimo di 45 minuti. Il voto minimo per superare ogni prova è 18 punti su 30.

La graduatoria nazionale

Il punteggio sarà attribuito secondo criteri standard: un punto per ogni risposta corretta, 0 per ogni risposta omessa, -0,1 per ogni risposta errata con una valutazione in trentesimi e arrotondamento all'unità soltanto in caso di superamento della soglia minima. È prevista anche la lode (+1 punto). Ogni studente, però, potrà rinunciare ad acquisire la votazione dell'esame del primo appello se considerato non soddisfacente e provare a rifarsi nel secondo per uno o più esami. Qualora si dovesse rinunciare, però, è necessario comunicarlo entro 48 ore dall'esito dell'esame. Il voto della seconda prova - se risulterà positivo - sarà quello valido ai fini della carriera universitaria e della graduatoria nazionale unica per poter accedere ai corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.

La soddisfazione dei rettori

"Il primo appello per l’accesso alle Facoltà di Medicina si è svolto regolarmente e gli atenei hanno dato prova di grande efficienza. La modalità con cui si sono tenute le prove conferma la validità della riforma dell’accesso, che supera un sistema ormai farraginoso e introduce criteri capaci di valorizzare davvero il merito dei nostri ragazzi. Dai rettori, che ho incontrato oggi in assemblea, ho ricevuto conferma del buon andamento delle procedure in tutte le sedi", ha dichiarato Laura Ramaciotti, presidente della Crui (Conferenza dei Rettori delle Università italiane).

"Ho avuto il piacere di condividere queste considerazioni anche con la Ministra Bernini, con la quale abbiamo ribadito la volontà di proseguire con decisione su questo percorso virtuoso. Da parte nostra, garantiamo la massima collaborazione", ha concluso la presidente della Conferenza dei Rettori.

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