Autovelox non omologati, scatta l'inchiesta: multe annullate. Cosa succede a Cadoneghe

Ormai è scontro sulla vicenda degli Autovelox non omologati. L'associazione Altvelox denuncia anche il Comune di Cadoneghe

Autovelox non omologati, scatta l'inchiesta: multe annullate. Cosa succede a Cadoneghe
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A seguito di numerose denunce relative ad autovelox non omologati, la procura della Repubblica di Padova ha deciso di aprire un'inchiesta per falso ideologico con l'obiettivo di fare luce sulla questione. Gli inquirenti intendono capire se alla base dell'istallazione di alcuni rilevatori ci sia stata la reale intenzione di ridurre gli incidenti in strada, o se invece non si sia trattato di un tentativo di aumentare le entrate da parte degli Enti locali.

L'annullamento delle multe

Diverse sanzioni sono state già annullate dal giudice di Pace, chiamato ad esprimersi su alcuni casi. Altvelox (Associazione Nazionale Tutela Utenti della Strada), che sin dall'inizio si è schierata al fianco dei cittadini denunciando quei Comuni che potrebbero essersi macchiati di falso ideologico, ha fatto sentire nuovamente la propria voce, con una nuova denuncia indirizzata al Comune di Cadoneghe.

Dopo aver messo nel mirino i nove autovelox di Padova, Cittadella, Fontaniva, Galliera Veneta, Carmignano di Brenta, Camposampiero, Cadoneghe, Piove di Sacco e Villa del Conte, Altvelox ha dunque rincarato la dose, e oggi è arrivata la notizia di una nuova denuncia nei confronti del Comune di Cadoneghe, sotto accusa per due autovelox. Stando a quanto dichiarato, i due rilevatori di velocità contestati non sarebbero stati tarati, di conseguenza centinaia di sanzioni sarebbero scattate illegalmente. A riprova di ciò, a seguito dei ricorsi, il giudice di Pace avrebbe provveduto ad annullare diverse multe. In questa specifica vicenda, ad essere imputato con l'accusa di falso in atto pubblico e di tentata concussione era stato l'ex comandante facente funzioni della polizia locale Giampietro Moro, oggi deceduto.

"Questa volta abbiamo effettuato una denuncia-querela", ha dichiarato a Il Gazzettino il presidente di Altvelox Gianantonio Sottile Cervini. "Il sindaco Marco Schiesaro, il 24 giugno del 2022 ha trasmesso un documento in Prefettura per richiedere l'installazione dei due rilevatori di velocità. Il fatto è che il documento faceva riferimento ad un numero totale di 68 incidenti, ma non si elencavano i punti dei sinistri e di peggio neppure i motivi e le cause degli incidenti espressamente richiesti dalla Prefettura", ha aggiunto. Secondo Altvelox i due dispositivi di rilevazione hanno fatto incassare molto di più di un milione e 600 mila euro (si stimano quasi tre milioni di euro). "La domanda quindi sorge spontanea: dove è finito tutto quel denaro?".

Le indagini della Procura

Ad oggi, la Procura della Repubblica di Padova sta portando avanti le indagini per falso ideologico, e sono stati acquisiti diversi elementi necessari per lo svolgimento dell'attività investigativa. Sono in corso accertamenti presso i comandi delle Polizie locali.

Gli inquirenti stanno cercando di capire se i dispositivi segnalati erano stati collocati a scopo di tutela (ossia per scoraggiare gli automibilisti dal commettere azioni che avrebbero potuto provocare incidenti), oppure con l'obiettivo di incassare denaro.

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