Ladri d’appartamento 2.0: tecniche invisibili e video virali su TikTok. Come difendersi

Dai segnali silenziosi alla siringa con l’acido: come agiscono i nuovi topi d’appartamento e come difendersi

Ladri d’appartamento 2.0: tecniche invisibili e video virali su TikTok. Come difendersi

Durante le vacanze estive, mentre interi condomini si svuotano, i ladri si aggiornano. Non sono più figure improvvisate, ma veri e propri “professionisti” del crimine, esperti di serrature, discrezione e tecnologia. E oggi, sempre più spesso, condividono, o apprendono, le loro tecniche su piattaforme come TikTok, trasformando i social in vetrine involontarie per un vero e proprio manuale del furto.

Tracce invisibili per capire se una casa è vuota

Non servono più piede di porco o scassinatori rumorosi. Oggi si preferisce agire in silenzio, con sopralluoghi minuziosi. I malintenzionati osservano, lasciano piccoli segnali e tornano solo quando sono certi che la casa sia vuota. Un filo di silicone trasparente tra la porta e il telaio, una goccia di colla vinilica sulla serratura, un pezzo di carta piegato incastrato nella porta: sembrano inezie, ma per i ladri sono veri e propri segnali di via libera. Se, dopo giorni, questi segnali risultano intatti, è il momento di agire.

L’acido e le chiavi bulgare: furti in pochi minuti

Tra le tecniche più aggressive torna a preoccupare la siringa con acido nitrico, in grado di corrodere una serratura in pochi minuti. Ma c’è anche la diffusione delle chiavi bulgare, strumenti professionali nati per i fabbri e oggi facilmente reperibili nel dark web: possono aprire serrature europee senza lasciare tracce evidenti.

Non mancano soluzioni ingegnose: calamite per manipolare i cilindri, strumenti per forzare spioncini, e vere e proprie acrobazie da arrampicata, con furti messi a segno ai piani alti dopo essersi arrampicati sui balconi. “Nel 95% dei casi c’è un sopralluogo preliminare”, conferma Andrea Miggiano, comandante della compagnia Carabinieri di Roma Parioli. “D’estate il fenomeno si acuisce nelle zone residenziali. I ladri colpiscono anche ai piani alti, sfruttando finestre socchiuse”.

I social: strumento di allerta e di rischio

Paradossalmente, lo stesso TikTok che ospita video sulle tecniche di furto è anche uno strumento utile per prevenire e informare. Carabinieri e Polizia, infatti, presidiano attivamente i social, pubblicando consigli pratici e promuovendo campagne di sensibilizzazione. Ma il vero pericolo arriva dalla leggerezza con cui si condividono informazioni personali online. Pubblicare una storia su Instagram o TikTok mentre si è in vacanza, magari taggando la località, è come inviare un invito ai ladri. “Il passaparola social può aiutare a sensibilizzare – precisa Miggiano al Messaggero – ma bisogna evitare di pubblicare in tempo reale foto delle ferie. È un favore che si fa ai criminali”.

Quanto costa davvero proteggersi

La protezione di un’abitazione può variare molto in termini di costi, ma esistono soluzioni per ogni budget. Francesco Polimeni, fondatore della Polinet S.r.l., spiega: “Le chiavi bulgare si trovano online a 350 euro. Una serratura classica non resiste. È essenziale installare cilindri europei antifurto (100–200 euro) o porte blindate di classe 3, che partono da 700 euro”.

Ma attenzione agli impianti wireless: possono essere facilmente disattivati con jammer – disturbatori di frequenze radio acquistabili con pochi euro. La soluzione? Sistemi cablati, collegati direttamente alle forze dell’ordine. Il costo può variare tra 1.300 e 3.000 euro. Tra le novità più efficaci c’è il nebbiogeno: un dispositivo che, in caso di intrusione, rilascia una fitta nebbia che impedisce la visuale, bloccando l’azione del ladro.

Sorveglianza e prevenzione

Anche la Polizia di Stato conferma l’evoluzione delle bande criminali. Il vicequestore Mattia Falso, vice dirigente dell’UPGSP di Roma, sottolinea come le bande georgiane siano tra le più organizzate: “Professionisti capaci di aprire qualsiasi serratura, agiscono in 10-15 minuti. Preferiscono zone residenziali medio-alte dove i bottini sono più ricchi: gioielli, orologi, contanti. Lavorano in silenzio, spesso nel tardo pomeriggio”.

Anche Falso insiste sull’importanza della collaborazione tra vicini, della vigilanza del portiere e del corretto uso degli allarmi collegati al 112. “Condividere foto solo al rientro dalle vacanze, creare chat condominiali, segnalare sospetti anche a rischio di falsi allarmi. Tutto può fare la differenza”.

Innovazione contro innovazione

La sfida è chiara: ladri sempre più tecnologici da un lato, e cittadini più attenti e dotati di strumenti moderni dall’altro. Il confine tra sicurezza e vulnerabilità è sottile e si gioca spesso su dettagli che sembrano banali.

Una casa non deve mai sembrare disabitata”, conclude Miggiano. “Un timer per accendere luci o TV, un vicino che ritira la posta, un portiere vigile. Sono piccoli accorgimenti che possono far cambiare obiettivo al ladro”.

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