Quindi, oggi...

Macron ma che stai a dì?, addio Berlinguer e gli eco-vandali: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le rivolte in Francia, lo scontro Salvini-Tajani e la Diamond League

Macron ma che stai a dì?, addio Berlinguer e gli eco-vandali: quindi, oggi...

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Macron ma che stai a dì?, addio Berlinguer e gli eco-vandali: quindi, oggi...

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- Bentornati dopo qualche giorno di vacanza.

- Bisogna dare un premio immenso al telecronista Sky che ha rovesciato insulti, giustificatissimi, su quegli “imbecilli” (così li chiama) che hanno interrotto la finale dei 400 ostacoli maschili alla Diamond League di Stoccolma. Si sono intrufolati in pista, hanno srotolato il solito striscione e hanno falsato la gara. Magari il povero collega verrà punito da Sky per aver perso l’aplomb, ma ha tutte le ragioni del mondo. Se protesti così puoi anche essere dalla parte del giusto, ma fai la figura del “pirla”. E finisci con l’inimicarti mezzo mondo.

- Cioè Federica Sciarelli, che di mestiere conduce Chi l’ha visto, in spiaggia ritrova un ragazzo scomparso da tre ore, chiama i carabinieri e aspetta che tutto si concluda nel migliore dei modi. Tra tutti quelli che potevano trovarlo, proprio lei. La cronaca è una cosa incredibile.

- Bande di giovani immigrati di seconda generazione mettono a ferro e fuoco la Francia e voi vi sorprendete se “cresce il partito di Le Pen”?

- Matteo Salvini tira dritto nella sua alleanza con Marine Le Pen. E lo fa per due motivi: primo, non lasciare a Giorgia Meloni l’esclusiva per la creazione di un polo conservatore in Europa che rischierebbe di tagliarlo fuori; secondo, perché magari spera in un successo del Rassemblement National alle prossime elezioni. Fatto sta che Tajani esclude ogni alleanza con la Le Pen così come con l’Afd e questo crea un po’ di scompiglio. Per ora siamo alle schermaglie iniziali, tutto si deciderà quando saranno più chiari i perimetri delle varie alleanze. Queste europee ci faranno divertire.

- Bianca Berlinguer si dimette dalla Rai, forse - ma lo scopriremo domani - per approdare a Mediaset. È l’ennesima dimostrazione che tutto sta avvenendo in Viale Mazzini tranne che un’epurazione. Solo che erano così abituati a considerarla casa (o cosa) loro che alcuni ne stanno facendo una tragedia. Brava la Berlinguer se ha trovato spazio altrove senza piagnistei in stile Fabio Fazio.

- Emmanuel Macron chiede uno “studio lungo e approfondito” sulle cause del malessere sociale in Francia. Ma che vuoi studia, Emmanuel? Qui siamo di fronte a ragazzi della seconda generazione di migranti, abbigliati alla moda, sorretti dal welfare francese, ma che non hanno intenzione di integrarsi davvero. Vuoi fare la conta? In cinque notti parliamo di 5mila i veicoli incendiati, 10mila i cassonetti dati alle fiamme, mille edifici bruciati, 250 attacchi a commissariati e gendarmerie per un totale di 700 i feriti tra le forze dell’ordine. Ti basta come analisi?

- L’errore di Morgan non è quello di attaccare Amadeus per la scelta delle canzoni, ma per tutto quello che ruota attorno al Festival. Se tornassero a pensare solo a cantare, Amadeus potrebbe pure fare 10mila Festival. Il punto è un altro: siamo sicuri che senza le solite polemiche il programma sarebbe così seguito in tv?

- Farei leggere a Macron questa frase qui dell’insegnante e saggista Fatiha Agag-Boudjahlat: “Quando mia madre è arrivata in Francia non portava il velo e non parlava neppure l’arabo, cercava di integrarsi. Noi tornavamo a visitare i parenti in Algeria una volta ogni tre anni quando andava bene. I miei nipoti ci vanno di continuo, tre volte l’anno, con i voli low cost. Vivono in Francia ma il sistema di valori, l’orizzonte, è l’Algeria. Non si sentono francesi perché i loro genitori non parlano che del bled, il paese natale in Algeria.

I ragazzini pensano che l’Algeria sia il paradiso in terra e nessuno insegna loro ad amare anche la Francia”.

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