- Partiamo dalle notizie importanti. All'Alpe di Siusi, in Alto Adige, un gruppo di escursionisti è stato attaccato da una mandria di vacche incazzate, s’intende l’animale. Il bilancio è di due feriti. Solo l’intervento dell’elisoccorso ha permesso di disperdere il bestiame inferocito che pare sia stato aizzato da un cane. Ora, direte che sono pavido. Ma ogni qual volta su un sentiero di montagna passo vicino alle mucche mi dico sempre: e se perdono la capoccia che succede? Mi attaccano? Ora ho la risposta. E sono terrorizzato. Anche perché tornare dagli amici al bar e raccontare di essere stato "ferito da una mucca” sarebbe veramente disonorevole.
- Il Pd è in crisi di nervi sulla maternità surrogata. Riassumiamo: Elly è favorevole ma mezzo partito dem resta contrario. A breve si voterà un emendamento di Riccardo Magi per autorizzare l’utero in affitto “solidale”, cioè senza pagamenti di sorta (ciao core), e il Pd non sa che fare. Elly vorrebbe votare a favore, visto che sarebbe ipocrita dire “no” al reato universale e tenersi il reato nazionale. Ma i cattolici dem non vogliono saperne. Ne viene fuori il solito pastrocchio in stile fondi Pnrr per le armi: il partito si astiene. Ora, signori miei: questi sono disuniti al loro interno quando sono all’opposizione, mi spiegate come dovrebbero riuscire a governare mettendo insieme una coalizione che va da Conte a Carlo Calenda?
- Sulle tasse e il Fisco, hanno ragione sia Ruffini che Salvini. Solo che guardano lo stesso problema da due punti di vista differenti. È corretto infatti sostenere che per garantire i diritti dei cittadini (sicurezza, sanità ecc ecc) lo Stato abbia bisogno di risorse che l’Agenzia delle Entrate è chiamata a riscuotere. Ma è altrettanto lecito che se il Leviatano si cucca il 50% del reddito disponibile del singolo individuo e lo spende male, anzi malissimo, il contribuente si senta derubato. Da qui l’espressione “mani nelle tasche”.
- Sulla storia del caldo killer, ascolterei l’ottimo Paolo Sottocorona, meteorologo di La7 certo non accusabile di negazionismo. Dice: il cambiamento climatico, le emissioni, l’inquinamento… tutto ok. Però questo allarmismo sulle temperature “infernali” nelle città italiane è esagerato. A 47 gradi non ci arriveremo e se ci arriveremo sarà per poco, un picco istanteneo diciamo, non certo per un lungo periodo. Dunque non ha senso seminare tutto questo terrore.
- C'è poi un’altra frase di Sottocorona da stampare e piazzare nelle varie redazioni ideologicamente green: “Greta ha un’età in cui è lecito non essere realistici. Noi no. Non puoi fermare tutti gli aerei da un giorno all’altro. La transizione energetica va fatta con intelligenza e pragmatismo, un passo alla volta”. Amen.
- Il cardinal Zuppi va in missione da Biden dopo essere stato in Russia e Ucraina. Pare stia trattando una soluzione sui bambini ucraini deportati a Mosca, un primo passo per cercare di chiudere appena possibile la guerra. Posso essere un tantino scettico sul fatto che, stavolta, il Vaticano possa davvero avere un ruolo chiave nella cessazione delle ostilità?
- Un tizio ha ricevuto da PayPal per errore qualcosa come 92 quadrilioni di dollari, ovvero 92 milioni di miliardi, che poco dopo gli sono stati ovviamente ritirati. La cosa bella è che il sistema impazzito aveva accreditato una cifra che non esiste in natura, nel senso che in tutto il mondo non c’è così tanto denaro circolante. Pensate la faccia del cassiere se questo signore si fosse presentato in banca a chiedere il versamento in contanti della cifra.
- Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, ha deciso di candidare Davide Baiocco nella corsa a sindaco di Perugia. Molti di voi diranno: embè? Solo chi vive di un po’ di calcio-nostalgia può capire quanto ci sia di romantico in tutto questo.
- Meloni ha un problema. A questa rubrica piace non fare grossi sconti a nessuno, lo sapete. Dunque lo diremo chiaramente: il problema del premier si chiama “migranti”. In 24 ore sono sbarcate 1600 persone a Lampedusa e all’interno dell’hotspot, che potrebbe ospitarne qualche centinaia, ce ne sono oltre 2.400. Con gli stessi numeri, forse pure per molto meno, con Lamorgese al Viminale avremmo sollevato barricate. Dunque è d’obbligo ripetersi anche ora: drin drin, Piantedosi che facciamo?
- L’Ordine dei giornalisti, che spero vivamente non legga questa rubrica così scorretta e piena di refusi, ha approvato all’unanimità una proposta di riforma dell’ordinamento professionale. Hanno deciso di abolirlo? No, purtroppo. Si ipotizza tuttavia l'istituzione di una laurea magistrale in giornalismo per l'accesso alla professione. In alternativa sarà richiesta una laurea triennale dopo la quale si dovrà partecipare a corsi specialistici controllati e vigilati dall’Ordine. Tradotto: anziché la cara vecchia gavetta, l’Ordine punta a regolamentare ancor di più chi può scrivere e chi no. Che barba.
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Vi dico solo che oggi sul Domani è stato pubblicato un “pezzo”, se così possiamo chiamarlo, che sarebbe “una storia di afa e cuori spezzati”. Va bene il giornalismo estivo, ma forse stiamo un tantino esagerando.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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