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"Un mondo interessante". ll Cardinale benedice gli abusivi del centro sociale

"Lo sgombero sarebbe fuori luogo". Così il cardinale Coccopalmerio ha espresso solidarietà al centro sociale romano che dal 2013 occupa un palazzo, tra polemiche e contese politiche

"Un mondo interessante". Il Cardinale benedice gli abusivi del centro sociale

Ci mancava solo la "benedizione" al palazzo occupato dal centro sociale. Uno di quelli che il prefetto di Roma ha inserito nella lista degli edifici da sgomberare, con una certa resistenza da parte del sindaco Gualtieri. Dettagli. Ora, con il placet di Sua Eminenza, gli abusivi spereranno forse di avere qualche santo in paradiso. Del resto, con la propria visita a sorpresa, è stato proprio il cardinale emerito Francesco Coccopalmerio a scomodare le sfere celesti. "Dobbiamo essere grati allo Spirito che ha messo nei nostri cuori e nella nostra mente iniziative di amore verso tante persone, che ci lasciano veramente stupiti", ha affermato il porporato, condotto al centro sociale Spin Time da alcuni intellettuali e giornalisti del "Cenacolo degli amici di Papa Francesco".

Le parole del cardinale sul centro sociale

Entrando nell'edificio occupato dal 2013 e già al centro di contese politiche, il cardinale è rimasto compiaciuto. Quasi estasiato. Manco fosse capitato in un oratorio o in un convento di religiose contemplative. "Ho trovato un mondo incredibile, variegato, con tantissime iniziative. Non me lo sarei aspettato. Un mondo interessantissimo, quindi", ha affermato Coccopalmerio a margine della propria visita, che secondo alcuni sarebbe stata tutt'altro che casuale. Da tempo infatti lo Spin Time è in cima alla lista degli spazi che la prefettura di Roma vorrebbe sgomberare. Da qui, il braccio di ferro con gli occupanti di via Santa Croce in Gerusalemme, che invece hanno chiesto al Campidoglio una regolarizzazione. E chissà che gli apprezzamenti di Sua Eminenza non aiutino di rimbalzo a perorare quella causa.

Le bollette non pagate, le feste abusive

Lo stesso Coccopalmerio, infatti, ha espresso parole chiarissime contro la spada di Damocle della prefettura. "Far sgomberare tutte queste persone, con i minori, sarebbe una cosa fuori luogo", ha affermato. Di fatto, una benedizione alle oltre 400 persone che a partire dal 2013 trovano ospitalità presso quello stabile finito più volte al centro delle cronache. Nel 2019, il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, provvide personalmente a riattivare la corrente elettrica nell'edificio, dopo la sua interruzione dovuta al mancato pagamento delle bollette per "oltre 300 mila euro". "Un gesto umanitario", lo definì l'emissario di Papa Francesco, suscitando non poche polemiche. E nel novembre 2021 il centro sociale in questione fece discutere anche per l'organizzazione di alcune feste abusive, con musica a tutto volume e proteste annesse. Sull'argomento si espresse con aspre critiche pure la leader di Fratelli d'Italia e oggi premier, Giorgia Meloni.

"Un modello da esportare"

Ora però le "tantissime iniziative" di Spin Time hanno ricevuto il plauso del cardinale Coccopalmerio, con il compiacimento di chi da sinistra tace sulle situazioni di abusivismo e in alcuni casi le considera "un modello da esportare". Nei giorni scorsi, al riguardo, i sostenitori del centro sociale dell'Esquilino hanno presentato in Campidoglio un report per convincere la giunta capitolina a regolarizzare l'immobile, spiegando i potenziali vantaggi economici dell'operazione. Secondo Open Impact, il comune otterrebbe infatti un moltiplicatore di 1,95 sul proprio investimento, con un ritorno quindi di quasi 2 per ogni euro investito. Il tutto a fronte di costi per circa 36,7 milioni di euro.

La contesa politica "contro la destra"

La questione insomma ci sembra più politica di quanto si creda.

Il consigliere Pd Riccardo Corbucci, al riguardo, ha commentato: "Ogni giorno combattiamo contro una destra che vuole restringere i diritti e il futuro di Spin Time rappresenta in città la successiva frontiera che dobbiamo mettere in campo". Lo sguardo ampio e caritativo della Chiesa merita rispetto, certo, ma in questo contesto già arroventato era davvero necessario l'intervento di Sua Eminenza?

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