
È morto all’età di 67 anni Cesare Paciotti, imprenditore e stilista visionario, conosciuto in tutto il mondo come il “re della scarpa” e padre di uno dei marchi italiani più iconici della moda internazionale. L’uomo si trovava nella sua abitazione di Civitanova Alta, nelle Marche, quando è stato colpito da un malore improvviso. A dare l’allarme sono stati i familiari. All’arrivo dei soccorsi, purtroppo, per lui non c’era già più nulla da fare.
Con la sua scomparsa, avvenuta oggi, 12 ottobre, se ne va un pilastro del Made in Italy, un talento creativo che ha saputo trasformare l’artigianato calzaturiero marchigiano in un simbolo globale di stile, sensualità e carattere.
Una passione nata in famiglia
La storia di Cesare Paciotti affonda le radici nella tradizione: i genitori Giuseppe e Cecilia fondarono nel 1948 un laboratorio artigianale per la produzione di scarpe classiche interamente fatte a mano, sotto il nome Paris. Sin da bambino, Cesare respirava il profumo del cuoio e della pelle lavorata a mano, nutrendo una passione destinata a cambiare la sua vita, e quella del mondo della moda.
Nel 1980, insieme alla sorella Paola, fonda la Paciotti Spa e lancia la prima collezione firmata Cesare Paciotti. La nuova linea, moderna, aggressiva e raffinata, rompe gli schemi e conquista subito le grandi firme dell’alta moda: Gianni Versace, Romeo Gigli, Dolce & Gabbana scelgono le sue scarpe per accompagnare le loro creazioni.
Lo stile Paciotti: il pugnale, il tacco e il rock
Nel 1990 Cesare firma una rivoluzione all’interno del proprio marchio: reinterpreta completamente la scarpa femminile, fino ad allora pensata in chiave maschile. Nasce il celebre tacco stiletto Paciotti, sensualissimo, affilato come un’arma. Simbolo di potere e seduzione, il tacco viene accompagnato da un dettaglio destinato a diventare leggendario: il pugnale d’argento, inciso o applicato, marchio di fabbrica del brand.
Uno stile unico, definito da molti “rock e seducente”, che ha conquistato le passerelle internazionali e i red carpet di Hollywood. Le sue scarpe sono state indossate da Beyoncé, Kim Kardashian, Paris Hilton, Anne Hathaway e molte altre dive internazionali.
"L’iconico pugnale, diventato simbolo del brand, rimarrà nell’immaginario come una dichiarazione di identità e coraggio. Sarà ricordato per il suo stile seducente e la sua straordinaria generosità umana", si legge in una nota diffusa dalla sua azienda, ancora oggi a conduzione familiare.
Una visione imprenditoriale oltre le scarpe
Negli anni, il marchio Cesare Paciotti ha ampliato i propri orizzonti, entrando nel mondo degli accessori di lusso: borse, cinture, portafogli, gioielli, fino a creare un vero e proprio universo di luxury lifestyle, tutto made in Italy.
Ma al centro del suo percorso c’è sempre stata la famiglia. “L’azienda è sempre stata la sua casa”, raccontano i collaboratori più stretti. Con Paola, sorella e partner d’affari, Cesare ha portato avanti un’eredità che partiva da un piccolo laboratorio e che oggi rappresenta uno dei nomi più forti della moda italiana nel mondo.
Un’eredità di stile e coraggio
La scomparsa di Cesare Paciotti lascia un grande vuoto non solo nella sua famiglia, ma anche nel settore del design e dell’imprenditoria italiana.
Un uomo che ha saputo unire artigianato e provocazione, radici e futuro, classe e carattere. Il suo nome resta legato indissolubilmente al suo marchio, alle sue creazioni e a una visione che ha saputo imporsi per originalità e coerenza.