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Parte per le vacanze, il cane muore in garage senza cibo e acqua

Il sindaco: “Vicenda difficile anche solo da commentare". La procura di Reggio Emilia apre un’indagine

Parte per le vacanze, il cane muore in garage senza cibo e acqua
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Tragedia a Fabbrico, nella Bassa Reggiana, dove un cane di razza pitbull di nome Diego, è stato trovato morto all’interno di un garage. Secondo le prime ricostruzioni, l’animale era stato lasciato lì dal suo proprietario, partito da giorni per le vacanze. A dare l’allarme è stato un residente, che ha segnalato alle autorità la presenza di un cane in gravi condizioni.

L’intervento dei soccorsi

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia locale, ma per Diego purtroppo non c’era più nulla da fare. Il cane, ormai privo di vita, era senza cibo né acqua da giorni, chiuso in un ambiente angusto e inadatto a ospitare un animale per lunghi periodi, soprattutto durante la stagione estiva.

Il padrone: “Avevo incaricato un conoscente”

Rintracciato dalle forze dell’ordine, il proprietario del cane, che si trovava fuori provincia, ha dichiarato di aver affidato la cura dell’animale a un conoscente, chiedendogli di portargli regolarmente cibo e acqua. La Procura di Reggio Emilia ha aperto un’indagine per accertare eventuali responsabilità e stabilire se ci siano violazioni alla recente legge Brambilla, entrata in vigore il 1° luglio 2025, che inasprisce le pene per i reati contro gli animali.

Il sindaco: “Una storia che addolora la comunità”

Il sindaco di Fabbrico, Roberto Ferrari, ha commentato la vicenda con parole di sgomento: “Si tratta di una vicenda che si fa fatica anche solo a commentare. Sono stato informato dell’accaduto perché sono intervenuti gli agenti della nostra polizia locale. Gli atti sono ora a disposizione della magistratura.”

L’autopsia per chiarire le cause della morte

Il corpo del cane è stato trasferito all’Istituto Zooprofilattico per l’esecuzione di un’autopsia, utile a chiarire le cause esatte del decesso. Le prime ipotesi parlano di disidratazione e denutrizione legate all’abbandono e al mancato accesso a cure basilari.

Abbandono e incuria: il quadro normativo

Il caso di Diego potrebbe rientrare tra i primi episodi trattati alla luce della nuova normativa nazionale, che prevede pene più severe per l’abbandono,

il maltrattamento e l’omessa custodia di animali domestici. In attesa delle indagini, resta il dolore per una morte evitabile e il richiamo a una maggiore responsabilità e consapevolezza verso gli animali.

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