
Novità in arrivo per i lavoratori prossimi alla pensione: da settembre debutta il cosiddetto “Bonus Giorgetti”, un incentivo economico pensato per chi ha raggiunto i requisiti pensionistici ma sceglie di rimanere al lavoro. L'obiettivo del governo è duplice: incentivare la permanenza attiva nel mondo del lavoro e contrastare l’invecchiamento della forza lavoro.
Cos’è il Bonus Giorgetti
Il bonus consiste in un aumento netto in busta paga fino al 10%, destinato a lavoratori che potrebbero andare in pensione ma decidono di continuare a lavorare. Il meccanismo prevede uno sgravio contributivo per il dipendente, che non sarà più tenuto a versare la propria quota previdenziale all’INPS (pari al 9,19% dello stipendio lordo). Tale importo verrà invece corrisposto direttamente come parte del salario netto.
Ad esempio, un lavoratore con uno stipendio lordo mensile di 2.500 euro potrà ricevere circa 300 euro in più al mese. Resta invece in capo al datore di lavoro l’obbligo di versare la propria parte di contributi. Il beneficio continuerà fino al momento in cui il lavoratore deciderà effettivamente di andare in pensione o raggiungerà l’età per la pensione di vecchiaia.
Chi può riceverlo
Il bonus è destinato a lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, che entro il 31 dicembre raggiungano uno dei seguenti requisiti:
- Quota 103: almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi;
- Pensione anticipata ordinaria:
- Uomini: 42 anni e 10 mesi di contributi
- Donne: 41 anni e 10 mesi di contributi
È quindi un’opportunità concreta per chi ha maturato i requisiti pensionistici ma sceglie di restare nel mondo del lavoro, beneficiando di un incremento diretto dello stipendio.
Come fare domanda
Per i dipendenti privati, la richiesta va inviata all’INPS attraverso uno dei seguenti canali:
- Portale online INPS con accesso tramite SPID, CIE o CNS
- Contact Center INPS
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Chi ha già presentato domanda riceverà l’importo
direttamente nella busta paga di settembre.Per i dipendenti pubblici, invece, l’erogazione del bonus è prevista a partire da novembre 2025, secondo le tempistiche comunicate dall’amministrazione di riferimento.