Il podio dei lavori curiosi: dormitore, annusatore di ascelle, contatore di fagioli

Sono trascorsi infatti nove anni dall’ultima ricerca (curata da «Focus») sulle «professioni più strane», ed eccoci qui ad aggiornare l’elenco con una serie di new entry

Il podio dei lavori curiosi: dormitore, annusatore di ascelle, contatore di fagioli
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Sempre meglio «annusatore di prosciutti» (per verificarne qualità e stagionatura) che «annusatore di ascelle» (per testare l’efficacia dei deodoranti). Fermo restando che il lavoro è una cosa seria, non è detto che non si possa continuare a scherzarci un po’ su. Sono trascorsi infatti nove anni dall’ultima ricerca (curata da «Focus») sulle «professioni più strane», ed eccoci qui ad aggiornare l’elenco con una serie di new entry. Una differenza balza subito agli occhi: se nel 2016 l’intelligenza «naturale» giocava ancora un ruolo prioritario, oggi si punta piuttosto su quella «artificiale».

Nove anni fa rimanevamo «umanamente» scioccati da bislacche «avanguardie lavorative» come il «creatore di alibi»; lo «spedizioniere di cacca»; il «romanziere personale»; il «riconoscitore del sesso dei pulcini»; lo «scusatore a domicilio» e l’«investigatore genealogico»: generi di nicchia che - ammettiamolo - avevano più a che fare con la rubrica «strano ma vero» della Settimana Enigmistica che con la normale quotidianità occupazionale dell’esercito fantozziano dei timbratori di cartellino. Idem per artigiani e liberi professionisti, sempre che in quest’ultima categoria non rientri pure «l’assaggiatore di cibo per animali domestici».

E veniamo all’era «disumanizzata» (se preferite, «robotizzata») di oggi, dove nel solo settore dell'Ai si sono affacciate sul mercato del lavoro, figure «stravaganti» per chi è ormai in pensione, ma quantomai «necessarie» a chi guarda al futuro e non ai cantieri come gli umarell in stato di - più o meno - vigile quiescenza. Parliamo del «prompt engineer» (che «perfeziona comandi più adatti e funzionali per ottenere il risultato desiderato») o del «finetuner» (che «addestra modelli generici per adattarli a settori o compiti specifici». Rimanendo nel mondo digitale, potremmo rivolgerci con (relativa) fiducia al «tester di coupon» (che «valuta qualità ed efficacia delle promozioni online»), mentre per chi è in vena di trasgressioni a luci rosse, ma resta un po’ timido, ecco l’aiuto del «risponditore in chat su siti per adulti». Chi poi ai piaceri (virtuali) del sesso preferisce i piaceri (esclusivi) della tavola, può ricorrere alle «dark kitchen», ovvero «cucine private che producono esclusivamente per il delivery». E se, dopo pranzo, siete interessati a «creare esperienze su misura in settori come quello viaggi, benessere e shopping», potrete mettetevi nelle mani dell’«experience designer». E che dio ve la mandi buona.

Ma non finiscono qui le sorprese scovate dalla tech company Fiscozen (società - garantisce il ceo, Enrico Mattiazzi - «specializzata nell’analisi delle attività più innovative svolte in Partita Iva dopo la recente entrata in vigore dei nuovi codici Ateco»).

È il caso del compito - se mai riuscirete a prenderlo sul serio - affidato al «sussurratore di cavalli»; al «contatore di fagioli in aziende alimentari»; l'«accenditore di candele in chiese e basiliche storiche»; il «ricostruttore di scene del crimine con la pasta» («spaghetti o rigatoni per mostrare traiettorie e impatti»); il «sub raccoglitore di palline da golf»; il «colombista per matrimoni»; il «dormitore professionista per testare materassi». Lavoro, quest’ultimo, riservato a chi non disdegna eventuali straordinari: magari tra una pennichella e l’altra.

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