Attualità

Sagome insanguinate di Meloni e Salvini: l'odio al corteo pro Palestina

A Roma imbrattate le sagome del premier e alcuni ministri. A Milano distrutte le vetrine di un grande magazzino e ferita a sassate un'agente della polizia locale

Sagome insanguinate di Meloni e Salvini: l'odio al corteo pro Palestina

Ascolta ora: "Sagome insanguinate di Meloni e Salvini: l'odio al corteo pro Palestina"

Sagome insanguinate di Meloni e Salvini: l'odio al corteo pro Palestina

00:00 / 00:00
100 %

Nei giorni scorsi era toccato a Giorgia Meloni. E oggi ancora è stato così. In questo caso, però, nel mirino dei militanti pro-Palestina ci sono finiti anche Matteo Salvini e mezzo governo. Attraverso i social, il vicepremier ha denunciato l'esposizione di un cartonato con il suo volto imbrattato con della vernice rossa. La sagoma del ministro dei Trasporti è apparsa - secondo quanto si apprende - durante l'odierno corteo filopalestinese sfilato a Milano. "Predicano pace ma diffondono odio e violenza accarezzando i terroristi di Hamas. Senza vergogna", ha scritto Salvini a commento di quell'immagine, riferendosi per l'appunto ai dimostranti.

Ma il segretario federale della Lega non è stato l'unico obiettivo dei manifestanti. In un'altra immagine rilanciata dall'Ansa, infatti, la sagoma "insanguinata" di Salvini appare affiancata da quelle - altrettanto imbrattate di rosso - di Giorgia Meloni, dei ministri Piantedosi, Crosetto, Lollobrigida, Valditara e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. A sorreggere quelle immagini, alcuni giovani partecipanti alla manifestazione odierna. In testa al corteo, uno striscione con scritto "con la resistenza palestinese blocchiamo le guerre coloniali e imperialiste". Fra i cartelli esibiti dai dimostranti, anche uno con la seguente ed emblematica dicitura: "Israel is the new Nazi Germany" (Israele è la nuova Germania nazista).

Come riportano le agenzie, tra i manifestanti pro-Gaza c'è stato anche chi si è fatto fotografare davanti alle forze dell'ordine in tenuta antisommossa sollevando cartelli con scritto "Zionism is terrorism" (Il sionismo è terrorismo) e "Usa-Europe-Israel partners in genocide". E non sono mancati momenti di tensione provocati da alcuni violenti. In un video pubblicato sui social si vedono alcuni individui vestiti di nero e con il volto travisato che abbandonano il corte principale si dirigono verso le vetrine di un noto marchio della grande distribuzione per distruggerle. La scena è stata rilanciata e denunciata anche dal leader leghista Matteo Salvini, che polemicamente ha commentato: "Oggi a Milano. Che bravi ragazzi, che studenti modello, che pacifisti. Speriamo che nessun poliziotto o carabiniere disturbi questi giovani impegnati in questa importante azione di giustizia sociale".

E le violenze non si sono limitate a quegli episodi. Un'agente della polizia locale è rimasta infatti lievemente ferita dal lancio di un sasso contro il lunotto della pattuglia a cui era bordo. L'episodio è avvenuto all'altezza di piazza principessa Clotilde quando dal pancia del serpentone una decina di ragazzi vestiti di nero. Lo riferisce la questura di Milano. L'agente di 51 anni è stata soccorsa in codice verde dal personale del 118. Nella circostanza anche due auto della Guardia di Finanza sono state danneggiate. In un momento precedente Giunti in piazza della Repubblica, un gruppo di manifestanti, tra cui alcuni travisati, avevano tentato di imboccare via Turati per raggiungere il vicino Consolato degli Stati Uniti d'America. Bloccati dagli agenti del Reparto mobile che hanno sbarrato loro la strada hanno lanciato delle uova e poi si sono allontanati.

Nel frattempo, la testa del corteo ha raggiunto largo Cairoli mentre la coda è ancora distante.

Eppure, tra messaggio d'odio e azioni violente, qualcuno continua a sostenere che quelle pro-Gaza siano piazze pacifiche e tolleranti. I fatti mostrano però un'altra realtà.

Commenti