- Ha ragione Valditara a dire che la scuola non deve essere solo “cultura” ma deve permettere di imparare “un mestiere”. Studiare Dante è utile, e lo fanno pure negli istituti professionali, ma non è per tutti diplomarsi al liceo. Molto meglio imparare un lavoro che ritrovarsi senza un perché letterati disoccupati.
- A Lampedusa migliaia di arrivi in un giorno. L'isola è allo stremo. Caro governo, qui si rischia la faccia. Che soluzione avete per non fare la fine di Lamorgese? Il rischio è che poi gli elettori di centrodestra dicano: "Meloni, che fai?"
- Il Pd rifà il governo ombra. Utilità? Zero. Anzi: meno di zero. Lo fanno da tempi immemori con risultati più che scadenti. Contenti loro…
- Mi sembra interessante notare l’appello di Zelensky ai cittadini ucraini affinché sostenga “i nostri guerrieri quanto possibile”. Il presidente ucraino sta chiedendo ai suoi compatrioti di “non essere mentalmente lontani dalla guerra”. Il fatto è che mentre si combatte nel Sud e ad Est, il resto del Paese vive come se “la guerra sia già finita”. E questo colpisce i soldati che tornano dal fronte. Che significa? Significa che la guerra sfianca. E anche i più accaniti sostenitori, quando le bombe si allontanano, vogliono tornare a vivere una vita normale. Zelensky però ha bisogno di tenere alta l’attenzione, anche mediatica e di popolo, oppure rischia di perdere il sostegno internazionale. Non a caso, nel suo appello - più che a cercare volontari da mandare sotto le armi - ha chiesto “a tutti coloro che hanno un'influenza informativa partecipino al lavoro informativo. Questo vale non solo per i giornalisti. Questo vale per tutti coloro che possono diffondere la verità sull’aggressione”. Capito?
- Letterina delle Ong a Meloni. In pratica chiedono collaborazione dopo aver fatto i fattacci loro per anni. Il punto è che le Ong non vogliono collaborare alle condizioni poste dallo Stato, come normale sarebbe; ma vogliono che lo Stato collabori alle loro condizioni. E la cosa è inaccettabile.
- Alfredo Cospito si prende una "sberla" figurata dai tribunali di Sorveglianza: per lui niente domiciliari "per motivi di salute". Le sue sofferenze fisiche se le è imposte da solo, quindi non può pensare di usarle per uscire dal carcere. Per stare "meglio" basta ricominci a mangiare...
- La Stampa critica Meloni perché si definisce spesso una madre. E poi la spara: “Siamo tutti figli di un’unica madre, la Costituzione antifascista”. Parla per te. Se così fosse, sarebbe un totem immutabile. Invece la Costituzione non è madre, né sacra, né perfetta. È un documento su cui si basa il patto sociale e per questo dovrebbe essere naturalmente mutabile. Smettetela di santificarla, così potremo finalmente modificarla.
- Gabrielli è persona per bene. Ma da tempo ha fatto una scelta di campo: quella dei governi di centrosinistra, o comunque tecnici. Forse l’ex capo della polizia non ricorda i video che pubblicammo su questo nostro giornale quando a un evento dei sindacati di Polizia criticò e non poco l’allora ministro Salvini (spoiler: si parlava di "sfinteri"...).
- Molto interessante il racconto della Mannocchi sulle condizioni dei migranti in Tunisia, migranti che il presidente Said vuole “deportare” qualora abbiano commesso crimini o disturbato l’ordine pubblico”. Orripilante, letto così come scritto. Però ricordiamoci che venerdì anche il democratico Canada di Justine Trudeau, uno che piace alla gente che piace, ha iniziato le deportazioni dei “migranti irregolari” verso gli Stati Uniti. Così, per dire…
- Poi vabbé, leggetevelo se volete. Racconta però di un Paese ancora ancorato alla tradizione islamica, poco democratico, con negazione dei diritti e prigionieri politici. Bene. Scusate: ma sbaglio è proprio dalla Tunisia che era partita quella “primavera araba” che media e governanti europei avevano salutato con gioia e cavalcato? Fate un po’ la conta: Tunisia, Libia, Egitto. Cosa resta di quelle meravigliose primavere arabe?
- Silenzio, parla Zoff: la vittoria dell’Italia contro Malta? Non è una svolta e Retegui non può certo scalzare Ciro Immobile. Diamogli il tempo per dimostrare davvero chi è.
- Intervista a una coppia di donne lesbiche, con tre figli bellissimi. Entrambe si sono fatte fecondare in Spagna, con l’eterologa, prendendo il seme di un unico donatore affinché “i nostri figli fossero fratelli anche geneticamente”. Dicono: non abbiamo scelto da nessun catalogo il donatore perché “volevamo evitare ogni contatto con chi aveva dato il seme, siamo noi i genitori”. Eh, no: mie care. Mi duole informarmi che “geneticamente” siete alternativamente madri dei figli che avete portato in grembo ma che se sono fratelli e sorelle lo devono proprio a quel donatore, che è il loro padre biologico. Esiste, anche se volete far finta di non vederlo e se avete raccontato ai vostri bambini che “non hanno un padre”. (Ps: farei lo stesso discorso per genitori eterosessuali ricorsi all’eterologa).
- I manifestanti mettono a ferro e fuoco Parigi però per la Stampa, come in Italia, la colpa è sempre dei poliziotti che vogliono “mutilare e accecare” i bravi cittadini in rivolta. Che barba.
- La nuova frontiera degli ambientalisti è la lotta alla neve artificiale sull’Appennino. Visto che non nevica, bisognerebbe smetterla di “sprecare acqua” e produrre neve artificiale. Bene. Solo due cosine da dire. Primo: l’acqua non verrà sprecata perché si scioglierà e tornerà a valle. Secondo: nei fine settimana quella neve significa lavoro. Lavoro per i ristoratori della zona, per gli hotel, per l’azienda che gestisce l’impianto di risalita. Ci pensano gli ambientalisti poi a trovare un’alternativa?
- Vi informo che Helbiz, quella dei monopattini, ha introdotto alcune novità sul suo servizio di condivisione. Non si potranno più parcheggiare a cavolo di cane ovunque in città, altrimenti si rischia di vedersi recapire i costi della multa e delle rimozioni. Costi che, in caso di comportamenti reiterati, possono arrivare a 30 euro di multa e 100 euro di rimozione. Domanda: ma a che serve un monopattino in città se devo parcheggiarlo nei punti adibiti in città? Mah…
- Prodi ne dice una giusta: signori miei, questa ormai non è più una guerra regionale ma un conflitto tra Usa e Cina, in cui la Russia dipende da Pechino e Kiev da Washington.
- Un irregolare pregiudicato ha fatto irruzione in una chiesa di Monza, ha iniziato a urlare frasi in lingua araba all’altare e poi di fronte ai poliziotti cerca anche di spogliarsi. Spettacolo.
- Emma Bonino ci informa che lei all’utero in affitto non ricorrerebbe, anche se “non obbligherei nessuno a non farla”. Facile lavarsi le mani così. Emma dica chiaramente: considera o no l’affitto dell’utero un obbrobrio?
- Onore a Alessandra De Stefano per essersi dimessa da Rai Sport senza aspettare una promozione o rimozzione così da conservare qualifica e salario. Però va detto: è oggettivo che “Il circolo dei mondiali”, la trasmissione che chiudeva la giornata di calcio a Dubai, faceva orrore.
- “Dei tredici suoi predecessori, De Stefano (che in Rai, dove venne assunta nel 1992, è stata redattrice, inviata, autrice, cronista, vicedirettore, senza mai poter essere associata a correnti o fazioni politiche) è stata sicuramente la più innovativa e per questo una delle più divisive”. Lo scrive il Corriere. Di sviolinate ne abbiamo?
- Fa ridere solo a scriverlo: “Rai:
Schlein, governo cerca di metterci le troppo mani, vigileremo”. Cioè la sinistra, quella che ha più programmi tv che elettori, vorrebbe vigilare sulla destra che gestisce la Rai? Elly, dicci: è una barzelletta?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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