
Un gesto da cittadino modello si è trasformato in un caso di cronaca inaspettato. È successo a Pesaro, dove un uomo ha ritrovato un portafogli smarrito e lo ha consegnato in Questura. All’interno, però, c’erano anche due dosi di cocaina. Il proprietario, un 35enne italiano, è stato identificato e segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti.
Il ritrovamento in piena notte
Tutto è accaduto nella notte di giovedì 4 settembre, intorno all’1:00, in viale Trieste, a Pesaro. Un cittadino bengalese stava camminando quando ha notato un portafogli abbandonato a terra. Senza esitazioni, ha deciso di portarlo direttamente in Questura per consegnarlo alle autorità e permettere il ritorno dell’oggetto al legittimo proprietario.
All’interno del portafogli si trovavano documenti personali, tra cui patente, carta d’identità e bancomat, che hanno permesso agli agenti di rintracciare facilmente il proprietario: un 35enne residente in Emilia-Romagna, spesso a Pesaro per far visita alla fidanzata.
La scoperta della droga e l’ammissione
Accanto ai documenti, però, gli agenti hanno trovato due dosi di cocaina, nascoste tra gli scomparti. Convocato in Questura, il 35enne non ha potuto negare l’evidenza e ha ammesso di essere un consumatore abituale di cocaina. L’ammissione ha fatto immediatamente scattare la segnalazione automatica alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti.
Cosa rischia chi viene segnalato?
In Italia, la detenzione di droga per uso personale non costituisce un reato penale, ma è comunque considerata un illecito amministrativo. La legge distingue chiaramente tra chi consuma e chi detiene per spaccio.
Nel caso di uso personale, le conseguenze possono essere:
- Sospensione della patente di guida
- Revoca del passaporto o di documenti equivalenti
- Convocazione presso il Servizio per le Tossicodipendenze (Ser.D)
Le circostanze del ritrovamento, il quantitativo di sostanza e le modalità di detenzione sono tutti elementi valutati per stabilire la natura dell'infrazione.