
"Ha avuto un brutto tumore. Poi purtroppo è guarita". Sono queste le vergognose parole che un utente ha rivolto alla giornalista di Mediaset Sabrina Scampini, che in questo periodo è spesso nei programmi di approfondimento per commentare anche il caso di Garlasco. Parole cariche d'odio, che non possono essere tollerate e che la giornalista ha deciso di denunciare pubblicamente. "I social vengono usati come un arma, non si può scrivere qualsiasi cosa: ci vuole un limite. Quando parli di malattia, quando parli di morte, quel limite l'hai superato, quindi neanche io che sono tollerante, questo lo posso tollerare", ha dichiarato Scampini all'agenzia Adnkronos.
Le divergenze di opinioni ci sono, ed è giusto che ci siano, il dialogo deve mantenersi sempre civile senza mai trascendere in offese e, soprattutto, esternazioni di questo tipo. "Ci sono persone che sono ferite da chi dice che sei cretino, che sei stupido, che sei ignorante, che non capisci, chissà perché sei lì, chissà con chi sei stato per stare lì, che ti danno della 'giornalaia': tutte queste cose veramente a me non interessano e non mi feriscono, invece conosco tante persone che da queste cose sono ferite, e allora basta, c'è un limite", ha spiegato ancora la giornalista Mediaset, che ha rivelato come quelle parole oltre modo oltraggiose provengano da "una donna matura e formata". Secondo lei si tratta di "un problema culturale, cioè queste persone pensano di poter scrivere qualunque cosa".
Il caso di Garlasco è diventato molto divisivo e si sono create due fazioni: è assurdo se si pensa che si sta parlando dell'omicidio di una ragazza. Ma il problema dell'odio social è purtroppo radicato nel tessuto sociale, perché troppo spesso soggetti incapaci di esprimere le proprie emozioni nel mondo reale utilizzano i social per sfogarsi, travalicando il limite del consentito. "Io ogni volta segnalo ogni profilo che utilizza parolacce o messaggi di odio ma non so cosa accade, credo niente se continuano a proliferare.
Quindi è evidente che c'è una carenza legislativa, io personalmente non vado in giro a insultare nessuno: se devo criticare qualcuno lo faccio guardandolo negli occhi con la mia faccia, purtroppo sui social non succede questo e non è corretto", ha detto ancora Scampini, che ha ricevuto la solidarietà di moltissimi utenti dei social, anche soprattutto di quelli che non la pensano come lei.