«Dopo aver letto la replica dellassessore capitolino alla Scuola Maria Coscia alla denuncia relativa alla delibera - esistente eccome con tanto di protocollo e firme - con cui il vicepresidente Pompili intendeva conferirle un compenso di 223mila euro lanno, mi sento in dovere di esprimere la mia solidarietà alla prima vittima di un inedito mobbing retributivo esercitato dalla giunta regionale ai suoi danni». È quanto dichiara il vicepresidente del consiglio regionale, Andrea Augello. «Secondo lassessore Coscia - prosegue Augello - sarebbe stata lei stessa a rifiutare il compenso dopo averne verificato lentità. Come a dire che il vicepresidente Pompili avrebbe scritto la delibera a sua insaputa e lavrebbe anche portata in Giunta fuori sacco, tentando di imporre il fatto compiuto allinnocente assessore. In seguito, e soltanto dopo la nostra denuncia, la povera donna avrebbe scoperto la verità, bloccando liter della delibera, allontanando così lo spettro degli aborriti 223mila euro lanno». Pronta la replica del vicepresidente della Regione Massimo Pompili: «Sulla questione specifica è inutile tornare perché lassessore Coscia lha chiarita in modo definitivo».
«Ma visto che Augello - spiega Pompili - continua a sostenere il falso, e cioè che sia stata approvata dalla giunta regionale una delibera riguardante Maria Coscia e che essa sia stata da me firmata, a questo punto mi vedo costretto a querelarlo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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