da Bolzano
Fa parte di un «Pacchetto famiglia», ideato dalla giunta provinciale altoatesina (Svp-Centrosinistra) per alleggerire la morsa dei prezzi, in Alto Adige in crescita più che nel resto dItalia.
Labbonamento gratis, o quasi, per gli over 60 aveva sinora suscitato commenti più che altro favorevoli, specie dei diretti interessati, che, al massimo, avevano commentato con ironia il fatto che lagevolazione fosse stata ideata proprio a ridosso delle elezioni provinciali, in calendario per lautunno, e annunciata con una lettera personale inviata a casa di ognuno degli aventi diritto. Ma gli anziani «sono troppi», tanti da suscitare la protesta dei guidatori dei bus.
La protesta è arrivata a poche settimane dallattivazione del servizio, chiamato «Abo60». Sono stati 33mila i cittadini allettati dal tesserino che consente a chi ha più di 60 anni di viaggiare su autobus, treni regionali e addirittura sulle funivie, pagando un prezzo simbolico di 100 euro allanno. Per chi poi ha superato la soglia dei settanta, le corse sono gratis. «È un assalto. Usano gli autobus come taxi. Così è impossibile garantire il servizio», sono insorti i guidatori dei mezzi pubblici presi dassalto da questo esercito. Per tutti ha parlato Gianni Paparella, delegato sindacale della Sasa, la società che gestisce gli autobus a Bolzano: «Sono lenti a salire - ha protestato - e hanno richieste assurde. Pretendono di scendere vicino a casa, anche se non esiste la fermata.
È giusto favorire gli anziani, ma i politici non capiscono che il servizio peggiora. Gli over 60 rallentano il lavoro.
Rischiamo di accumulare ritardi e di venire attaccati dai passeggeri». Una lettera di protesta è stata mandata allassessore alla Mobilità Thomas Widmann: «Abbiamo spiegato che a causa dei ritardi siamo costretti a correre. Un pericolo per passeggeri e pedoni. A volte facciamo frenate brusche e gli anziani - che dovrebbero trarre vantaggi dalliniziativa - rischiano di farsi male», ha detto il sindacalista.
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