Auto-Abertis solo dopo nuova Convenzione

Il 20 giugno nuovo summit con l’agenzia. Domani il cda valuterà le strategie da adottare

da Roma

Per dare l’ok alla fusione tra Autostrade e Abertis l’Anas pretende il perfezionamento di una nuova Convenzione oppure di un quinto atto aggiuntivo a quello del 1997. È quanto è emerso dall’incontro di ieri tra l’agenzia guidata da Vincenzo Pozzi e la concessionaria presieduta da Gian Maria Gros-Pietro. Il vertice, durato oltre due ore, ha consentito ad Autostrade di sottoporre le proposte di modifica all’integrazione soprattutto dal punto di vista della presenza di costruttori nel capitale della nuova Abertis, degli investimenti previsti e del governo corporativo.
Nonostante le profferte di Gros-Pietro e dell’amministratore delegato Giovanni Castellucci, Pozzi (accompagnato da due membri della commissione istituita ad hoc, Guido Rossi e Andrea Monorchio) ha preteso un impegno formale pur riservandosi di valutare il contenuto delle proposte di Autostrade. Tutto rinviato, quindi. Il cda del gruppo che fa capo alla famiglia Benetton domani esaminerà domani le strategie da adottare anche alla luce della lettera inviata dal ministro delle Infrastrutture Di Pietro all’Anas e consegnata ieri nelle mani del presidente di Autostrade. E il 20 giugno è stato fissato un nuovo vertice con Pozzi.

Gros-Pietro, che aveva già precisato di voler procedere solo dopo l’ok di Palazzo Chigi, ieri ha incontrato, come il suo collega iberico Salvador Alemany Mas, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta.
A Piazza Affari Autostrade ha messo a segno un buon recupero dopo i recenti cali guadagnando l’1,73% a quota 21,13 euro.

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