Auto, cresce l’allarme in Europa anche l’Est contagiato dalla crisi

Il gruppo Fiat scende in volumi ma guadagna in quota (7,2%) e la Borsa premia il titolo: più 1,9%

da Milano

Sempre negative le vendite di automobili in Europa. Anche in luglio (meno 7,3%) e agosto (meno 15,6%) il mercato è risultato in forte sofferenza. Dall’inizio dell’anno le immatricolazioni di vetture sono così diminuite del 3,9 per cento. E la situazione, secondo il Centro Studi Promotor, è destinata a peggiorare vista la situazione economica internazionale. «A pesare - continua Promotor - sono anche mercati come Spagna e Italia che cominciano a scontare precedenti lunghe fasi favorevoli. A ciò, poi, bisogna aggiungere l’impatto della crescita del costo del denaro, l’aumentata difficoltà di ottenere credito al consumo e il non ancora smaltito choc dell’aumento dei prezzi petroliferi».
A questo riguardo il presidente dell’Unrae (l’associazione degli importatori in Italia), Salvatore Pistola, definisce «sorprendente l’asimmetria temporale tra il consistente calo del greggio e l’estenuante permanenza del costo dei carburanti alla pompa su livelli non comprensibili. Attualmente - denuncia Pistola - il prezzo del petrolio è praticamente simile a quello registrato in febbraio, quando però la benzina e il gasolio costavano rispettivamente il 6% e il 9% in meno di oggi». A preoccupare i costruttori, oltre alla congiuntura sfavorevole, sono anche le indicazioni che arrivano dai nuovi Paesi membri dove sta decollando il processo di motorizzazione di massa. Dopo mesi di crescita delle immatricolazioni, la crisi ha intaccato anche queste aree. «E da maggio - sottolinea Promotor - si è delineata una frenata», tant’è che la crescita del 2,7% registrata tra gennaio e agosto «potrebbe erodersi nell’ultimo quadrimestre».
Tra le società del settore, Fiat Group Automobiles - pur evidenziando un calo dei volumi (meno 23% ad agosto) - cresce in quota (7,2% dal 6,9% di un anno fa) e anche sugli otto mesi la penetrazione torinese è in aumento: 8,3%, grazie al piccolo avanzamento dello 0,1 per cento. Il marchio Fiat, in particolare, passa dal 5,3 al 5,7% di quota mercato (6,7% da gennaio). Le auto di Torino, Panda e 500 soprattutto, piacciono molto ai francesi e ai tedeschi. In Borsa, in una giornata pesantemente condizionata dalle vicende americane, il titolo Fiat è salito dell’1,9% a 10,75 euro, premiato dalla crescita della quota mercato in un contesto difficile.
Le case automobilistiche, intanto, cercano di rispondere alle difficoltà congiunturali con l’unica arma in grado di risvegliare l’attenzione del pubblico: la novità. L’ultima parte dell’anno, a questo proposito, si presenta ricca di anteprime a partire dalla Volkswagen Golf, la cui sesta generazione è stata lanciata ieri (vendite da ottobre e listino che parte da 16.

800 euro). Insieme alle italiane Alfa MiTo, Lancia Delta e Fiat Qubo, ci sono poi le nuove Ford Fiesta e Ka, la rinnovata Renault Mégane e la piccola Toyota iQ. Il Salone di Parigi è alle porte, pronto a dare l’attesa «scossa».

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