Economia

Auto, la Francia prepara aiuti per 5 o 6 miliardi

Il premier Fillon annuncia il piano al summit con i costruttori, ma il governo chiede precise contrpartite su produzione in Francia  e catena dei fornitori. Il patron di Renault, Ghosn: "E' necessarrio agire rapidamente"

Auto, la Francia prepara aiuti per 5 o 6 miliardi

Parigi - Il governo francese si appresta ad elargire ai produttori di auto francesi aiuti pubblici "tra cinque o sei miliardi di euro". Lo ha annunciato il premier Francois Fillon durante l’incontro convocato oggi con tutti gli operatori del settore auto. Aiuti "massicci", secondo il premier che tuttavia precisa che "non ci saranno sforzi statali senza impegni da parte delle case automobilistiche"". E dai costruttori ci attendiamo in contropartita degli sforzi esemplari - ha proseguito Fillon - sia sui volumi di produzione in Francia che in termini di relazione con la catena dei fornitori". Il premier non ha delineato con precisione le misure di sostegno che verranno utilizzate, a farlo sarà "nei prossimi giorni" il presidente Nicolas Sarkozy, ha detto.

Ghosn (Renault) agire rapidamente Bisogna agire rapidamente per assicurare la sopravvivenza del settore auto: ha ammonito il patron di Renault Carlos Ghosn che ritiene le disposizioni attuali "insufficienti" per far fronte alla crisi. Il 2009 e 2010 saranno "decisivi per la nostra industria" ha detto al colloquio organizzato dal ministero dell’economia per riflettere su come salvare la filiera auto che è stata particolarmente colpita dalla crisi. "Nei prossimi mesi è in gioco la sopravvivenza di un certo numero di costruttori, fornitori e distributori" ha detto sottolineando come l’industria auto debba far fronte a "una crisi brutale, mondiale e di un’ampiezza eccezionale". Le disposizioni finora adottate per sostenere il settore dai paesi europei "sembrano oggi insufficienti per permettere alla nostra industria di attraversare la crisi" ha aggiunto rilevando come gli aiuti "non siano all’altezza dei bisogni elementari dell’industria".

GHosn ha anche sottolineato la necessità di "una politica coordinata e armonizzata a livello europeo".

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