Autobiografie belle e dannate per Kate Moss è l’ora della verità

La modella è l’ultima star a firmare un contratto milionario per raccontare la sua vita: senza tabù

Eleonora Barbieri

I maligni pensano di aver già spifferato il segreto: «È al verde». Per questo Kate Moss avrebbe deciso di scrivere un'autobiografia, raccontando i dettagli più scandalosi della propria esistenza: e, visti i trascorsi, il libro si preannuncia succulento, tanto che la notizia è comparsa sulle pagine di tutti i quotidiani britannici, compreso il poco pettegolo Guardian.
La supermodella inglese, attualmente in esilio a Malibu per evitare di incontrare la polizia di Scotland Yard, non ha ancora preso in mano carta e penna, se non per siglare un accordo con la Virgin Books, divisione editoriale del gruppo di Richard Branson: nulla di definitivo, ma qualcosa di piuttosto concreto, tanto che il gossip della rete ha già parlato di un possibile contratto di uno-due milioni di dollari. Cifre smentite da Will Whitehorn, braccio destro di Branson, che ha precisato: «Non abbiamo certezze sui tempi, comunque è difficile che il volume possa uscire entro l'anno». I fan di Kate dovranno quindi avere un po’ di pazienza, ma sperano di essere adeguatamente premiati: ed è arduo immaginare il contrario, a meno che la top si risvegli improvvisamente puritana. Perciò, il pensiero di poter leggere la «sua verità» su episodi controversi stuzzica l'immaginazione di molti, ben disposti a sorvolare sul business in corso.
Il rapporto con la droga non è nemmeno uno dei capitoli più intriganti: Kate Moss è anche stata fidanzata con Johnny Depp e ha sempre fatto dell'anticonformismo uno stile di vita. Negli ultimi mesi si è disintossicata e presentata con un fidanzato tutto acqua e sapone; ma non ha rinunciato a dare spettacolo in un locale di New York, ballando avvinghiata alla giovane Lindsay Lohan e lasciandosi andare a baci e carezze dal sapore saffico.
Il segreto, quindi, è tutt’altro che svelato, anzi: l'annuncio ha già messo in allerta gli appassionati, anche perché le confessioni delle celebrità sono spesso scabrose. Come quelle di Drew Barrymore che, dopo il ruolo in Et, all'età in cui i bimbi vanno alla scuola elementare è caduta nell'abisso dell'alcol e della droga, ma negli ultimi anni ha ritrovato la via della serenità (e del successo), tanto da rievocare il passato tormentato in Little girl lost, ovvero «Ragazzina perduta». O quelle di Jennifer Marie Massoli, in arte Jenna Jameson, che in «Fare l'amore come una pornostar» ha raccontato le avances delle star, fra cui Bruce Willis (respinto perché troppo arrogante) e, persino, Cindy Crawford (infatuata del tatuaggio sulla sua schiena).
Nel genere si sono cimentate anche l'onnipresente Paris Hilton, con le Confessioni di un'ereditiera e la popstar Britney Spears, nel suo Heart to heart, che ripercorre tutte le tappe della sua strepitosa carriera, flirt inclusi; sotto il segno della vendetta, invece, le memorie di Heidi Fleiss, la maitresse hollywoodiana che ha smascherato i nomi dei divi frequentatori abituali del suo giro di squillo di lusso. Apparentemente più innocente il tentativo di David Beckham in My side, ma la descrizione spietata di Alex Ferguson ha comunque sollevato un polverone.

Tommy Lee e Pamela Anderson, non contenti delle battaglie legali e dei video hard, si sono sfidati anche a colpi di libro, Tommyland per lui e Star: a novel per lei: racconti ai confini dell'irrealtà ma, quando di mezzo c'è una come Pamela, tutto potrebbe anche essere vero.

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