BWM X5 M60i: si aggiorna dentro, fuori e con il nuovo V8 biturbo regala grandi soddisfazioni

Dimensioni imponenti e look muscoloso per uno dei primi SUV della storia. In pieno stile BMW, propone un design elegante e sportivo al tempo stesso. Il V8 spinge forte da subito e dentro è ancora più tecnologica

BWM X5 M60i: si aggiorna dentro, fuori e con il nuovo V8 biturbo regala grandi soddisfazioni

BMW X5 2024 porta a compimento l’aggiornamento di gamma del più noto SUV di alta gamma al mondo. Si tratta del restyling di metà carriera della quarta generazione, introdotta sul mercato a partire da fine 2018. Tuttavia, X5 rappresenta una delle prime proposte a ruote alte di un costruttore premium. Seguendo le orme di Land Rover con Range Rover, già dal 1999 la casa bavarese aveva capito quanto potesse essere vantaggioso offrire tutto il comfort delle allora apprezzate berline, ma con una carrozzeria più robusta e rialzata da terra. Si tratta di uno dei modelli più di successo dell’Elica, venduta in ogni continente e largamente apprezzata per design, tecnologia, comfort, qualità e dinamica di guida. Abbiamo quindi avuto modo di provare una delle versioni più potenti a listino, X5 M60i, spinta dal nuovo 4.4 V8 biturbo mild-hybrid da ben 530 CV, secondo come potenza alla sola versione X5 M, capace di arrivare fino a 625 CV. Prezzi a partire da 86.000 euro.

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Design e dimensioni

Cresce leggermente rispetto alla versione precedente, con 4,95 m di lunghezza, 2 metri di larghezza e 1,76 m di altezza. Al contrario di X6, conserva le forme da SUV classico, con un posteriore alto e squadrato, a beneficio dell’abitabilità e della capienza del bagagliaio. Questo, infatti, risulta tra i più generosi del segmento, partendo da ben 650 litri, fino ad un massimo di quasi 1.700 litri abbattendo la seconda fila di sedili. Il frontale è stato completamente rivisto, ancor più accigliato e aggressivo, dallo sguardo davvero imponente. I nuovi gruppi ottici a LED di serie sono più sottili di circa 35 mm, con una firma luminosa caratteristica, ad “X” – a richiesta i fari Selective Beam, con fascio adattivo a matrice di led. Rivista anche la forma dell’iconico doppio rene che può essere equipaggiato con la linea led a delinearne il contorno. Per le versioni M Sport ed M Performance, è disponibile un kit di paraurti specifici, anteriore e posteriore, con prese d’aria maggiorate e nuove appendici aerodinamiche a gestisce i flussi d’aria.

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Sorprendono anche i cerchi in lega, che possono arrivare fino a 22”, come nel nostro caso, il cui design incontra perfettamente il nostro gusto estetico: eleganti, sportivi ma al tempo stesso sobri e discreti. Il senso di strapotenza viene riconfermato anche nella vista posteriore, per la quale la versione M60i sfodera 4 terminali di scarico gemellati, inclusi in una cornice brunita all’interno dello stesso paraurti specifico. Rivista anche la forma dei gruppi ottici led, sempre a sviluppo orizzontale, anch’esse con luce diurna a led dal motivo ad “X”.

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Interni e tecnologia

All’interno l’estrema razionalità di BMW lascia spazio ad una sempre più predominante digitalizzazione. Sono stati notevolmente ridotti i tasti fisici su tunnel centrale e plancia, racchiudendo la maggior parte delle funzioni all’interno del nuovo display centrale curvo da ben 14,9”. Tutto nuovo il sistema OS 8, basato su logiche simili a quelle di Android Automotive, ma non perfettamente aggiornato alle ultime funzionalità. Preve una logica di funzionamento con App e schermate configurabili, proprio come si farebbe con un tablet. Alle volte di facile comprensione, altre volte più complesso e macchinoso da utilizzare, non premia particolarmente dal punto di vista della comodità e semplicità al volante. Non mancano però i comandi fisici per la gestione del clima quadri-zona automatico. Non manca la connettività massima con dispositivi Apple o Android e moltissime altre funzioni.

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Dietro al volante è poi presente un secondo display da 12,3”, da cui gestire le informazioni alla guida, come consumi, velocità e altro. Futuristica poi l’impostazione del cruscotto, con inserti luminosi e materiali ricercati, senza farsi mancare superfici gommate, pelle soffice e dettagli in simil carbonio o legno. Non manca il massimo del comfort grazie ai sedili ergonomici a regolazione elettronica, ma anche ventilati, riscaldabili e massaggianti. Tra i molteplici optional inseribili, vi è anche la possibilità di riscaldare il pannello portiera o i porta bevande che, con un comando, possono anche essere refrigerati. Da non perdere poi l'impianto audio Bowers & Wilkins Diamond Surround Sound System, la cui qualità sfiora quella di uno studio professionale. Massimo poi il comfort anche per i passeggeri posteriori, che possono godere di un ampio spazio in ogni direzione, oltre a poltrone riscaldate, clima con regolazione dedicata ma anche tendine parasole, oltre alla possibilità di aggiungere anche due monitor per l’intrattenimento.

Prova su strada

Sedendosi al volante, stupisce fin da subito il sopraelevato posto di guida, da cui si gode di un’ottima visibilità di tutto lo spazio circostante. Le dimensioni sono notevoli e lo si percepisce dopo pochi metri, soprattutto se ci si sposta all’interno della città: c’è bisogno di un’attenzione maggiore per spigoli, marciapiedi e altre auto. Tuttavia ci aiutano le telecamere a 360 gradi, presenti ad ogni angolo della vettura: attenzione però all’immagine, che non è autentica ma ricreata digitalmente dal software; avremmo di gran lunga preferito una semplice ripresa del fianco e del frontale, che avrebbe aiutato maggiormente nei parcheggi più stretti. Ottima la sensibilità con lo sterzo, dal giusto peso e capace di trasmettere la solidità del veicolo, al pari dell’assetto che definiremmo ineluttabile: sfruttando delle sospensioni pneumatiche adattive è in grado di copiare ogni ondulazione della strada, filtrando alla perfezione ogni vibrazione. I grandi cerchi da 22” passano indisturbati su ogni buca o crepa, senza compromettere l’isolamento acustico dell’abitacolo. Da lode il comportamento dinamico, con lo sterzo integrale di serie per i modelli M performance ed M, capace di ridurre sensibilmente il raggio di sterzata e rendere ancora più agile e maneggevole i quasi 5 metri di BMW X5.

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Impostando poi la modalità Sport o Sport Plus, sterzo e assetto – al pari delle barre antirollio attive – si irrigidiscono per rendere l’auto estremamente piatta in curva, riducendo al minimo il rollio e riuscendo quasi ad annullare l’inerzia delle masse in gioco. Si tratta pur sempre di un’auto il cui peso supera di gran lunga la media dei veicoli di largo utilizzo, con un valore di 2.420 kg in ordine di marcia, per la versione M60i. La trazione integrale con differenziale posteriore M Sport privilegia la sicurezza e la stabilità, ma in modalità Sport Plus e con controlli disattivati, non disdegna qualche sovrasterzo di potenza in uscita dalle curve, palesando l’indole di BMW, tipicamente a trazione posteriore.

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Un V8 che scalpita

Sebbene il modello da noi provato avesse ancora alcune limitazioni sull’erogazione dovute al basso chilometraggio – era ancora in parziale rodaggio – abbiamo potuto apprezzare quasi a pieno le performance di cui è capace l’ormai consolidato 4.4 V8 TwinPower della casa bavarese. Il borbottio degli otto cilindri è leggermente sommesso, schermato dallo scudo acustico dell’abitacolo, eppure si percepisce tutta la ferocia e l’aggressività con cui potrebbe aggredire il contagiri. Nelle modalità più sportive è in grado di assicurare uno scatto sullo 0-100 km/h di soli 4,3 secondi, per una velocità massima di 250 km/h, limitata elettronicamente. La presenza del modulo mild-hybrid a 48 V assicura circa 12 CV extra, ma il grande merito dell’elasticità del propulsore è dato dai 750 Nm di coppia massima, disponibili già nella zona bassa del contagiri. La progressione è disarmante, così come l’allungo, riuscendo quasi ad annullare le masse in gioco.

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Avremmo però gradito un sound ancor più coinvolgente, rotondo e “sbottonato”, mentre appare in minima parte amplificato dall’impianto audio, per contrastare la fin troppo efficace insonorizzazione acustica presente verso l’esterno. Ottimo anche il lavoro del cambio automatico a convertitore di coppia, rivisto per gestire ancora meglio i picchi di coppia di questo V8. Morbido e fluido a bassa velocità, assicura cambiate secche e rapide nelle modalità più sportive, facendo percepire una concreta propensione alla guida sportiva. Difficilmente calcolabili i consumi, molto soggetti allo stile di guida, al percorso e al contesto: in città è molto difficile fare meglio di 8 km/l, mentre su strade extraurbane, lasciando scorrere l’auto a velocità costante, si può viaggiare a ridosso dei 10 km al litro. In autostrada il consumo medio registrato a 130 km/h è stato di circa 9 km al litro. Fondamentale quindi la presenza di un serbatoio la cui capacità massima arriva a ben 83 litri.

Listino e allestimenti

A fronte di una dotazione sempre più ricca e ricercata, i listini di nuova BMW X5 hanno continuato a salire nel tempo, arrivando ora ad una base di 86.000 euro per il 3.0 diesel 6 cilindri da 298 CV. Si passa poi alla versione 40i, con il 3.0 a benzina da 381 CV, da 88.000 euro. Le versioni M Sport partono invece da 90.200 euro e 92.200 euro rispettivamente per il 3.0 diesel e il 3.0 benzina. Di nuova introduzione anche l’allestimento M Sport Pro, che per 3.470 euro extra aggiunge ulteriori accessori all’equipaggiamento. Da 94.500 euro sono invece disponibili i motori ibridi plug-in, xDrive 50e, con il 3.0 a benzina unito ad un motore elettrico per una potenza complessiva di 489 CV.

La versione M60i da noi provata parte invece da una cifra base di 116.100 euro, mentre in allestimento M Sport Pro si arriva a 118.450 euro. Al vertice la più potente X5 M, con il V8 biturbo da 625 CV e un prezzo di partenza di 160.000 euro.

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