Almeno per oggi, mettiamo da parte le tendenze del momento (SUV e crossover, infotainment hi-tech e gli insopportabili scarichi finti), dimentichiamo di essere destinati a guidare prima o poi un’auto che non farà più rumore (o almeno, non quello a cui siamo abituati) e rifiutiamo l’idea che sempre meno giovani si vogliono avvicinare a questo fantastico mondo. Le auto che vedrete nei prossimi paragrafi non sono soltanto un modo molto veloce per spostarsi da A a B. Al contrario, nascono per muovere le emozioni di chi quelle auto ha il piacere di guidarle o anche soltanto la fortuna di incrociarle per strada. Un Natale senza emozioni può davvero definirsi tale? Nel dubbio, ecco a voi un concentrato di emozioni firmato il Giornale.it, la nostra personalissima wishlist: una selezione delle auto che ogni appassionato dovrebbe mettersi in garage.
La più recente (e irraggiungibile)
Fresca di presentazione, la nuovissima Alfa Romeo Giulia SWB Zagato rappresenta un autentico sogno su quattro ruote per milioni di appassionati in tutto il mondo. Si tratta, infatti, della celebrazione dei cent’anni di collaborazione tra la casa del Biscione e Zagato, lo storico carrozziere che con Alfa Romeo condivide le radici milanesi. Giulia SWB Zagato è una one-off, un esemplare unico realizzato con la benedizione (e il supporto) di Alfa Romeo per un affezionato collezionista Zagato, appassionato non solo delle vetture del biscione ma anche delle Aston Martin Zagato. Il risultato, esteticamente parlando, è una sintesi tra questi due mondi, con numerosi rimandi all’iconica Alfa Romeo S.Z. del 1990. La base di partenza, come suggerisce il nome, è invece un’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio con cambio manuale, a cui è stato accorciato il passo (da qui la sigla SWB, Short Wheelbase). Numerose sono state le modifiche meccaniche, in primis l’integrazione del setup tecnico della Giulia GTAm, che ha portato la potenza totale da 510 a 540 CV. Quanto costa l’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato? Impossibile da dire, trattandosi di un esemplare unico realizzato su commissione. E altrettanto impossibile è l’ipotesi che l’appassionato collezionista possa anche solo pensare di venderla a breve.
Quelle per chi ama guidare
Ogni auto sportiva che si rispetti prevede, a fine carriera, l’introduzione di una versione celebrativa, solitamente caratterizzata da prestazioni superiori. La Lamborghini Huracán, però, è qualcosa che va oltre. Quest’ultima incarnazione della sportiva “entry-level” di Sant’Agata Bolognese, infatti, rappresenta il canto del cigno del motore V10 aspirato a benzina, qui nella sua ultima evoluzione prima dell’arrivo dell’elettrificazione. Un’ode al piacere di guida più puro, in versione squisitamente stradale ma perfettamente a proprio agio anche in pista (del resto, è lì che è nata): Huracán Tecnica è l’incarnazione dell’efficienza tecnica della “piccola” Lamborghini, con numerose migliorie (dalla meccanica all’aerodinamica) volte a potenziare le prestazioni, la stabilità e la facilità d’uso pur mantenendo il comfort delle Huracán più stradali. Il motore è condiviso con la corsaiola Huracán STO (640 CV e 565 Nm, per uno 0-100 coperto in 3,2 secondi), insieme alla trazione posteriore e alle ruote posteriori sterzanti. Prezzo? 235.500 euro.
Se il vostro unico obiettivo è una guida principalmente in pista senza compromessi, allora sotto l’albero vorrete trovare lei, la Porsche 718 Cayman GT4 RS. Un bisturi ad altissima precisione nato con il circuito nella mente dei progettisti. Il cuore pulsante della piccola di Zuffenhausen è il motore centrale 6 cilindri boxer da 4 litri e 500 CV anch’esso, come tutte le vetture di questa lista, privo di qualsiasi tipo di elettrificazione. Un propulsore che spinge all’infinito (9.000 giri/minuto la soglia massima) con un canto che potete facilmente immaginare e che si rivela soltanto uno dei fiori all’occhiello di questa sportiva così riuscita da diventare un instant classic per gli amanti della guida. L’altro sono le soluzioni tecniche di prim’ordine, a cominciare dal sistema di raffreddamento (cofano con prese d’aria NACA e louver nel parafango giusto per citarne due) passando per l’aerodinamica (con il maxi alettone posteriore volto a creare maggiore deportanza e stabilità) e arrivando a quel capolavoro di cambio a doppia frizione a 7 rapporti PDK, fulmineo nei passaggi di marcia. Sognare una Cayman GT4 RS costa, anche se meno rispetto alla Lamborghini: in questo caso bastano poco più di 150.000 euro.
Le leggende
Se pensavate che i 48,4 milioni di dollari battuti all’asta nel 2018 per una Ferrari 250 GTO fossero una cifra impossibile da superare, dovete ricredervi. L’auto più costosa al mondo, dal 2022, è una Mercedes 300 SLR Uhlenhaut Coupé del 1955, venduta all’incanto da RM Sotheby’s per la cifra stratosferica di 135 milioni di euro. Prodotta in soli due esemplari (di cui uno che rimane custodito gelosamente nel museo Mecedes-Benz di Stoccarda), questa sportiva coupé (che prende il nome dal suo ideatore, l’ingegner Rudolf Uhlenhaut) è ritenuta uno dei modelli più iconici della Stella a tre punte, grazie al design senza tempo e al motore 3 litri 8 cilindri in linea, capace di proiettare questa freccia argento a 290 km/h (un valore mostruoso per un’auto stradale di quell’epoca). Un’auto di per sé straordinaria che, in virtù della cifra record a cui è stata battuta, entra di diritto nell’olimpo delle leggende a quattro ruote.
Se si parla di leggende, tuttavia, non si può non pensare alla Lancia Delta HF Integrale. Semplicemente, l’auto più vincente di sempre nella storia dei Rally. Sviluppata nel 1988 appositamente come vettura stradale per permettere a Lancia di partecipare al Campionato del mondo Rally, è il punto di riferimento dell’epoca per le berline turismo a 4 ruote motrici per il suo design (con prese d’aria maggiorate e i caratteristici passaruota allargati) e le sue prestazioni. È da questo modello che viene derivata l’omonima versione da Rally, che diventa ben presto la più vincente vettura da Rally di tutti i tempi, vincendo per due volte il Campionato del Mondo Rally Costruttori (1987-1992), quattro volte il Campionato del Mondo Rally Piloti (1987-1989 e 1991), una volta il Campionato del Mondo Rally produzione (Gruppo N) nel 1987, sei volte il Campionato Europeo Rally (1987-1991 e 1993) e due volte il Campionato Europeo Rally produzione (Gruppo N) 1988 e 1989. Sognare a occhi aperti, per molti appassionati di Rally, significa potersi portare a in garage un esemplare dell’iconico “Deltone”. Quelli in buone condizioni della versione stradale, proposta in numerose varianti tra cui la più celebre, la Evoluzione, hanno un valore che negli ultimi anni è salito esponenzialmente, oscillando in questo momento tra i 100.000 e i 250.000 euro.
Le sportive “per tutti”
Molto simile, per certi versi, alla Lancia Delta HF Integrale è la Toyota GR Yaris, considerata oggi la hot-hatch per eccellenza. La piccola giapponese, nata nel 2020 nel segno della vittoria di Toyota del Campionato del Mondo Rally nel 2018, è stata fortemente voluta dal presidente stesso del colosso automobilistico. Partendo dalla base della Yaris stradale (la piattaforma modulare GA-B), i tecnici Toyota hanno rivoluzionato la sezione posteriore, adattandola alla GA-C destinata alle vetture di segmento superiore. La carrozzeria diventa a tre porte anziché a cinque, la trazione passa da anteriore a integrale e il motore ibrido viene sostituito da un inedito 1.6 turbo benzina 3 cilindri da 261 CV e 360 Nm, capace di spingere questa piccola bomba da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi. Il tutto con peso contenuto a 1.280 kg. Prodotta in tiratura limitata, al debutto sul mercato nel 2020 la GR Yaris costava 39.900 euro, ed è difficile trovare esemplari usati a meno di 37.000 euro…
Tra le auto sportive e “accessibili” non poteva di certo mancare uno dei modelli dal miglior rapporto prezzo/prestazioni/divertimento sul mercato, nonché l’unica “scoperta” tra i modelli che, secondo noi, tutti gli appassionati dovrebbero ricevere come regalo di Natale. Si tratta della Mazda MX-5, la piccola roadster giapponese divenuta, nel corso dei suoi 33 anni di storia, sinonimo della sportiva divertente e a buon mercato. La generazione attuale, la quarta (nome in codice ND), mantiene le caratteristiche distintive del modello: trazione posteriore, tetto in tela (ma è disponibile anche quello rigido retrattile), cambio manuale, leggerezza, due posti secchi e potenza non esagerata. Tutto questo senza rinunciare a un buon livello di tecnologia in termini di connettività e sicurezza. Due le motorizzazioni disponibili, entrambe aspirate a 4 cilindri: un 1.5 da 132 CV e un 2.0 da 184 CV.
I prezzi della roadster più venduta al mondo (1,1 milioni gli esemplari consegnati ad oggi) spaziano dai 29.900 euro e i 41.350 euro, ma è possibile trovare degli esemplari usati dell’ultima generazione già a partire da 18.500 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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